PALERMO – L’operazione Bologna è entrata nel pieno del suo svolgimento. L’obiettivo del gruppo allenato da Roberto De Zerbi, che da ieri ha iniziato gli allenamento nel ritiro bresciano di Coccaglio, è quello di arrivare al match in programma domenica al ‘Dall’Ara’con le giuste motivazioni e sopratutto un’idea ben chiara di gioco. Al tecnico rosanero spetterà invece osservare da vicino i suoi uomini e scrutare in loro quali al momento sono i migliori per affrontare una sfida che può decidere, in positivo e in negativo, il futuro dell’ex guida del Foggia. Un dubbio in particolare continua a tormentare il giovane allenatore dei siciliani, a chi affidare le chiavi della trequarti alle spalle dell’unica punta Nestorovski.
In ritiro De Zerbi ha con sè tutti gli elementi a sua disposizione, compresi i nazionali rientrati dai loro rispettivi impegni ad eccezione di Oscar Hiljemark che sarà impegnato questa sera con la sua Svezia in amichevole contro l’Ungheria, e potrà quindi sperimentare soluzioni alternative in vista della gara contro i felsinei tenendo bene a mente l’attuale situazione dell’infermeria. Alla ripresa dei lavori, sotto l’occhio attento del presidente Zamparini che ha rinnovato la proria fiducia all’allenatore, il mister ha infatti dovuto confrontarsi ancora una volta con la sfilza di giocatori che prosegue nel proprio lavoro di recupero dai rispettivi infortuni (Balogh, Rispoli, Bentivegna, Gonzalez, Giuliano, Rajkovic).
A questa già lunga lista proprio durante l’allenamento si è aggiunto anche Aleksandar Trajkovski. Il macedone, che tornava in gruppo dopo una lunghissima assenza per l’infortunio occorso durante l’amichevole estiva con il Marsiglia, è infatti dovuto ricorrere alle terapie per una risentimento muscolare al retto femorale destro. Difficilmente dunque De Zerbi, che con l’ex Zulte Waregen avrebbe potuto pensare anche ad un attacco a due con il connazionale Nestorovski, rischierà il calciatore, da poco diventato padre per la prima volta, attendendo tempi migliori.
Senza Trajkovski, e con un Carlos Embalo ancora in forse per un affaticamento al flessore destro, all’allenatore lombardo per completare un reparto, che a questo punto non può non prescindere dalla presenza di Alino Diamanti contro la squadra di cui fra l’altro è stato anche capitano, dovrà tenere in considerazione un paio di giovani che scalpitano per emergere nel loro primo campionato in serie A come Roland Sallai e Simone Lo Faso. Il talento ungherese fino ad ora non ha entusiasmato nonostante le indubbie doti tecniche, frenato anche da un lento adattamento con la lingua italiana, mentre il palermitano di via dei Picciotti nell’ultima sfida con il Milan ha finalmente trovato i suoi primi minuti nella massima serie. Nemmeno a dirlo i prossimi allenamenti diranno chi dei due la spunterà, con l’altenativa Robin Quaison al momento più percorribile a gara in corso.
