Di Marzio: “La A un patrimonio | Palermo, devi salvarti in casa”

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08 Aprile 2016, 14:45

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PALERMO – L’ultima carta giocata da Maurizio Zamparini per ritrovare un minimo di equilibrio tra campo e società è Gianni Di Marzio. Sarà una figura di raccordo tra le due anime del Palermo, quella rappresentata da Zamparini e quella rappresentata da giocatori e staff tecnico, per condurre la nave in un porto sicuro al termine di questa stagione e per migliorare l’organico in vista della prossima. In Serie A, si spera, anche perché Di Marzio ci tiene a cancellare il suo ultimo ricordo da membro del club di viale del Fante. Nel 1992, da allenatore, non riuscì ad evitare la retrocessione in Serie C, adesso chiama a raccolta i tifosi per evitare un tracollo in classifica: “Il pubblico deve stringersi attorno alla squadra in un momento difficile – ha dichiarato Di Marzio a TGR Rai -. La Serie A è un patrimonio per Palermo e per tutta la Sicilia”.

Sul suo ruolo, quello di consigliere personale del presidente, Di Marzio non approfondisce più di tanto, anche perché attualmente si tratta solo di un elemento di tramite all’interno del club: “Aiuterò Zamparini per dare una valutazione tecnica sui giocatori – prosegue l’ex allenatore rosanero – onestamente non potevo dire di no”. D’altronde, Di Marzio con Zamparini ha già lavorato e ha anche vinto, come lui stesso ha più volte sottolineato. Aver riportato il Venezia in Serie A dopo oltre trent’anni di assenza dalla massima serie è una della principali vittorie da dirigente dell’uomo che, tra gli altri, scoprì per primo in Italia il talento di Diego Armando Maradona. Da talent scout ha lavorato anche per la Juventus fino all’esplosione di Calciopoli, poi è stato alle dipendenze del Queens Park Rangers come consulente di mercato.

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Il suo presente si chiama Palermo, ma soprattutto si chiama salvezza. I rosa devono resistere e conquistarsi un altro anno in Serie A, sfruttando soprattutto i quattro turni casalinghi che li attendono nelle prossime giornate di campionato: “Il Palermo ha il suo destino nelle proprie mani – prosegue Di Marzio – e deve fare il proprio gioco alla Favorita, iniziando dalla sfida con la Lazio, così come contro l’Atalanta, la Sampdoria e il Verona”. Contro la Lazio, però, il Palermo dovrà rinunciare al suo giocatore di maggior classe, ovvero Franco Vazquez. L’assenza del fantasista italo-argentino non può non preoccupare il nuovo volto della dirigenza rosanero, che però spera in una prova di carattere da parte della squadra di Novellino: “Senza Vazquez bisognerà compattarsi ancor di più – conclude -. Se finora si è dato cento, adesso si deve dare mille”.

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08 Aprile 2016, 14:45

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