Di Napoli: “Ero molto fiducioso | I ragazzi avevano grande voglia”

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12 Ottobre 2015, 10:29

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MESSINA – Stremato come e forse anche più di quando giocava, ma Arturo Di Napoli sa che vittorie come quelle con il Matera valgono doppio. Nonostante un pomeriggio intenso e dalle mille emozioni, il tecnico dei siciliani trattiene a stento la propria felicità perché il successo contro i lucani ha il sapore dell’esame di maturità superato: “Al di là del risultato mi ha impressionato la voglia di essere squadra dei ragazzi – ha dichiarato Di Napoli – siamo stati bravi a non disunirci nei momenti di difficoltà quando il Matera spingeva sull’accelleratore per vincere, i ragazzi si sono aiutati l’un l’altro dimostrando grande abnegazione e attaccamento alla causa. Abbiamo chiuso gli spazi centralmente, ero fiducioso nell’intervallo gli avevo detto che ci sarebbe stata la ripartenza giusta, ho visto tanti segnali importanti e abbiamo superato un bell’esame di maturità. Stiamo mettendo fieno in cascina per quando verranno delle difficoltà”.

Di Napoli ha puntato per la prima volta dal primo minuto su Tavares che lo ha ripagato con un gol (il terzo stagionale) e una prestazione di sacrificio e qualità, in una gara incattivita anche per alcune decisioni del direttore di gara: “Diogo è arrivato qui in condizioni precarie, ma adesso sta mettendo benzina nelle gambe. Tatticamente con i suoi centimetri guadagniamo molto, inoltre ha anche segnato che per un attaccante è tutto ma è stato bravo anche Cocuzza a farsi trovare pronto. Degli arbitri non parlo mai, Gustavo ha avuto un eccesso di generosità ed ha commesso un fallo stupido, il suo caso rispetto a quello di Berardi a Benevento o Martinelli con l’Ischia è completamente diverso”.

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Le copertine però sono tutte per Totò Cocuzza, che prima ha lanciato Zanini a rete in occasione del rigore e poi ha trafitto Bifulco dagli undici metri facendo esplodere il San Filippo: “Era un momento cruciale, mancava pochissimo alla fine ed eravamo in parità. Era una bella responsabilità – ha spiegato l’attaccante palermitano al terzo centro stagionale – ma sentivo la fiducia dei miei compagni intorno a me e non ho avuto dubbi su come sarebbe andata a finire. Questo Messina ha nel suo dna la sofferenza e la voglia di lottare tipico delle squadre che non mollano mai. Fin dal primo giorno ci siamo dati l’imperativo che avremmo dovuto far sudare chiunque e sin qui ce la stiamo facendo. Vittorie così fanno bene per il morale del gruppo, lavori bene con il giusto spirito. La classifica è il premio per i nostri sforzi”.

Mastica amaro Pasquale Padalino, che avrebbe meritato di uscire dal San Filippo almeno con un pareggio, ma per questo suo esordio sulla panchina lucana deve solo accontentarsi della buona prestazione dei suoi ragazzi: “Sinceramente il risultato mi interessava poco, ai miei ragazzi ho chiesto prima di tutto la prestazione per capire se avevo toccato le corde giuste ed ho avuto segnali confortanti – ha dichiarato il tecnico lucano – so di avere tra le mani una squadra che può giocarsela con tutti. Il risultato non rispecchia l’andamento della gara, basta vedere le occasioni create nel primo e nel secondo tempo per capire come probabilmente anche il pareggio ci stava stretto. L’episodio di Baccolo avrebbe dato un altro senso alla gara, però ormai Messina è superata”.

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12 Ottobre 2015, 10:29

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