MESSINA – E’ il momento dell’esordio interno per Arturo Di Napoli, il momento più bello e desiderato. È teso il tecnico milanese, è cosciente che la partita di domani contro il Cosenza è più importante di quel che sembra, perché conquistare i tre punti vorrebbe dire far riscattare la scintilla dei tifosi verso una squadra nuova di zecca ma che raccoglie i frutti di un’annata, quella precedente, tutta da dimenticare.
Il tecnico dei giallorossi quindi non nasconde l’emozione, ma dal canto suo sa benissimo che per dare continuità ai buoni risultati ottenuti a Monopoli e Benevento ci vorrà una prestazione all’altezza: “Domani per me si realizza un sogno – ha dichiarato il tecnico – mi piacerebbe tornare a vedere la compattezza di una città intera che freme per la sua squadra e per questi colori, credo che questi ragazzi stiano dimostrando grande carattere ma soprattutto grane senso d’appartenenza. Abbiamo bisogno della nostra gente, ma al tempo stesso per noi è un banco di prova importante per valutare i frutti del nostro lavoro”.
Andando alla formazione, il tecnico ha gli uomini contati in mezzo al campo, dove le condizioni di Baccolo (così come quelle di Gustavo) saranno valutate solo nella rifinitura del pomeriggio: “Non abbiamo avuto neanche il tempo d’esultare per il pari di Benevento che dobbiamo subito riscendere in campo – ha continuato Di Napoli – siamo in emergenza lì in mezzo è inutile negarlo, anche Biondo e Bramati non stanno benissimo e ci sarà da stringere i denti. Tavares? Ha pochi allenamenti nelle gambe, ma ha grandissime motivazioni ed ha delle qualità, ma non è giusto sovraccaricarlo di responsabilità. Si sta mettendo a disposizione del gruppo con grande umiltà e volontà di sacrificio, non ci sono prime donne in questa squadra”.
Anche il tecnico dei silani Roselli dovrà fare a meno di elemento importante come Caccetta, ma il Messina deve trovare la migliore condizione: “Il Cosenza ha delle qualità, è una squadra con un gruppo formato nel tempo e che poco a poco si è rinforzato, noi siamo un gruppo che sta lavorando insieme da appena dieci giorni. Fisicamente non possiamo forzare più di tanto, sarebbe rischioso sovraccaricare adesso per avere risultati immediati e poi avere problemi tra due o tre mesi. Dopo Benevento abbiamo fatto un lavoro defaticante , dopo questa gara avremo a disposizione un’intera settimana prima della trasferta dui Pagani quindi possiamo fare un richiamo di preparazione”.