PALERMO- “Nessuna assunzione in vista nel pianeta sanità siciliano. Come da sempre denunciato a tutti i livelli dal M5S, le strombazzate stabilizzazioni e le nuove immissioni in ruolo negli ospedali sono una bufala dal sapore esclusivamente preelettorale”. Lo afferma la deputata alla Camera Giulia Di Vita, sulla scorta di una risposta ad una sua interrogazione arrivata oggi in commissione Affari Sociali a Montecitorio, che praticamente rimanda tutto forse anche di qualche anno.
“In soldoni – afferma la deputata – il ministero della Salute ha comunicato che all”assessorato regionale sono fermi al primo step, rappresentato dal decreto assessoriale 1188 del 29 giugno 2016, da intendersi – sono parole del governo- come un mero atto ricognitivo e che non ha nessuna valenza di atto costitutivo”. “Il decreto assessoriale 1188 – comunica sempre il ministero – non può intendersi nemmeno come atto programmatorio… in quanto il documento di programmazione, volto all’allineamento delle della rete ospedaliera agli standard organizzativi del dm 70/2015… era definito nei tempi fissati dal programma operativo di consolidamento e sviluppo per il triennio 2016-18 con un apposito provvedimento… seguendo il previsto necessario iter amministrativo che coinvolge le Conferenze dei sindaci, le Commissioni ex articolo 6 CCNL Sanità, la commissione legislativa regionale e la giunta regionale di governo”.
“Al momento attuale – continua la risposta ministeriale – gli esperti dell’assesorato stanno rivalutando e perfezionando, sempre alla luce del dm 70/2015, la rete della rianimazione e delle terapie intensive. Completate tali attività sarà avviata la definizione dettagliata della rete dell’emergenza-urgenza e quindi della rete ospedaliera: una volta definita la bozza di piano, la stessa sarà sottoposta, secondo la rispettiva competenza, alle istituzioni ed organismi previsti dalla legislazione vigente e dai contratti collettivi”.
“Alla luce di quanto comunicato dal ministero – afferma la Di Vita – continuare a parlare di assunzioni a breve termine, oltre che assolutamente fuori luogo è assolutamente di cattivo gusto, visto che si gioca sulla pelle di esseri umani. Non solo, il ritardo nelle assunzioni innescherà anche il problema della scadenza della graduatorie attualmente vigenti, che a dicembre saranno carta straccia, penalizzando ulteriormente chi ha coltivato a lungo il sogno di aver trovato finalmente un lavoro. Auspico che il governo regionale, dopo questa ennesima figuraccia, smetta di continuare questo teatrino, soprattutto in vista della prossima campagna elettorale, e che eviti di usare la sanità come mezzo di propaganda”.