Cronaca

“Dieci anni a Candela, 9 anni e 4 mesi a Damiani”: tutte le richieste di pena

di

20 Maggio 2021, 17:51

1 min di lettura

PALERMO – Le richieste di pena sono pesanti. I pubblici ministeri chiedono la condanna dei protagonisti di quello che è stato descritto come “il patto corruttivo” fra amministratori pubblici e imprenditori per spartirsi appalti milionari nella sanità siciliana.

Queste le richieste di pena avanzate dai pubblici ministeri Giovanni Antoci e Giacomo Brandini, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis: Antonio Candela, ex manager dell’Asp di Palermo e per ultimo responsabile della cabina di fregia per il Covid in Sicilia, 10 anni; il faccendiere Giuseppe Taibbi 10 anni; Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani e responsabile della Centrale unica di committenza degli appalti, 9 e 4 mesi; Salvatore Manganaro, imprenditore agrigentino, 4 anni e due mesi; Francesco Zanzi, amministratore delegato della Tecnologie Sanitarie spa, 9 anni e quattro mesi; Roberto Satta, responsabile operativo della stessa società, 8 anni; Angelo Montisanti, responsabile operativo per la Sicilia di Siram e amministratore delegato di Sei Energia scarl, 5 anni e 4 mesi; Salvatore Navarra, presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa, 7 anni.

Sia per Manganaro che per Damiani i pm hanno chiesto il riconoscimento delle attenuanti per avere reso delle dichiarazioni alla Procura.

Si tratta di richieste che già tengono conto dello sconto di un terzo della pena previsto per chi sceglie di essere processato con il rito abbreviato. Aveva già patteggiato Ivan Turola, mentre il giudice aveva rigettato le richieste di Manganaro e Satta.

Articoli Correlati

Adesso la parola passa alle difese, poi la sentenza del giudice per l’udienza preliminare Clelia Maltese.

.

Pubblicato il

20 Maggio 2021, 17:51

Condividi sui social