29 Agosto 2024, 13:41
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PALERMO – Giovanni Giammarva e Mario Parlavecchio lasciano la guida dell’Ast. Il presidente del Consiglio d’amministrazione e il direttore generale dell’Azienda siciliana trasporti hanno presentato le dimissioni dai rispettivi incarichi.
Si chiude, quindi, la loro esperienza alla guida della società partecipata della Regione dopo un primo rinnovo di incarico nel mese di aprile. Un addio senza polemiche, secondo quanto si apprende. Giammarva e Parlavecchio, infatti, ritengono di avere concluso il loro lavoro, svolto a titolo gratuito, in Ast. L’esperienza del commercialista palermitano era iniziata nell’aprile 2023 con la nomina da parte dell’assemblea dei soci.
Nei mesi scorsi la governance dell’azienda ha presentato un Piano industriale che ora dovrà superare il vaglio della quarta commissione dell’Assemblea regionale siciliana. Le polemiche sul progetto di rilancio non sono mancate e si incrociano con i piani del governo per l’azienda. Per Ast è prevista la trasformazione della società in house providing, ma una lettera partita dagli uffici dell’assessorato all’Economia ha tirato il freno a mano sulla procedura sollevando dubbi di tipo procedurale.
La lettera (14 pagine inviate al governatore Renato Schifani, al neo assessore all’Economia Alessandro Dagnino e al titolare della delega Infrastrutture e trasporti Alessandro Aricò) l’ha scritta e firmata la dirigente Dora Piazza, responsabile dell’Ufficio speciale per la gestione e liquidazione delle società a partecipazione pubblica della Regione. Nella missiva sono state messe in risalto tutte le falle del piano partito con la legge votata dall’Ars.
Sullo sfondo il mega bando europeo da 819 milioni di euro lanciato dalla Regione e che ridisegnerà la mappa dei ‘signori’ del trasporto su gomma nell’isola per nove anni. Le tratte da coprire dell’intera rete regionale ammontano a 52 milioni di chilometri su un totale di 64 milioni e l’affidamento dei servizi sarà frazionato in quattro lotti di gara. la restante parte dovrebbe finire ad Ast, un’azienda che sarebbe così ridimensionata nei numeri e nel servizio.
Duro il commento del deputato regionale di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo, che segue da vicino le vicende di Ast. “Quando la nave affonda i topi scappano, verrebbe da dire – è l’incipit -. Le dimissioni giungono non come un fulmine a ciel sereno, ritengo fossero un atto dovuto visto il fallimento di questa gestione”.
Lombardo poi aggiunge: “Oggi si concretizza il vero obbiettivo per cui è stato nominata questa governance, e cioè affondare Ast e dare tutto in mano ai privati: il disastro. Qualcuno dovrà adesso spiegare all’assemblea il perché sino stato redatti in questi mesi quattro piani industriali e nemmeno uno approvato portando avanti strategie non realizzabili e con numeri di gestioni da fallimento puro”.
Il deputato di Sud chiama Nord poi evidenzia: “Solo a luglio quasi quattromila corse sospese. Agosto ancora da verificare e a settembre, con la ripresa delle scuole, non si sa come affrontare il servizio”. Dopo la notizia delle dimissioni, Lombardo è tornato a chiedere una convocazione urgente della commissione Ars per affrontare l’argomento “con tutti gli attori di questa commedia a regia Schifani – conclude – che rischia di diventare una tragedia per i 550 dipendenti (più tutti i 170 precari) e di cancellare quasi 80 anni di storia del trasporto pubblico locale in Sicilia”.
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29 Agosto 2024, 13:41