CATANIA – Settantamila euro in totale, da dividere per 23 messi notificatori del Comune di Catania che, nel 2017, hanno notificato gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Palazzo degli elefanti è stato condannato a pagarli dal Tribunale del Lavoro etneo. La giudice si è espressa ieri, il 25 gennaio 2023, stabilendo che il personale che ha svolto l’incarico debba essere pagato integralmente.
A ricostruire quanto accaduto è l’avvocato Dino Caudullo, scelto dai lavoratori come loro difensore. Secondo quanto riportato dal legale, il Comune aveva stipulato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la notifica, da parte dei messi notificatori comunali, degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia. Sarebbe stata poi quest’ultima a corrispondere al municipio anche le somme per la retribuzione “incentivante” del personale.
Il pagamento, però, non è arrivato. Nonostante i 53mila atti notificati nel 2017. Così i messi si sono rivolti al Tribunale del Lavoro, sostenendo che le somme pagate dall’Agenzia delle Entrate a Palazzo degli elefanti fossero da corrispondere ai lavoratori impegnati nell’attività di notifica. Tesi che la giudice Rita Nicosia ha ritenuto valida. Secondo quanto riferito dall’avvocato Caudullo in una nota, peraltro, i crediti non dovranno essere assorbiti dalla “procedura affidata all’Organismo straordinario di liquidazione“.