PALERMO – Caos all’ufficio anagrafe di Palermo. Il servizio domiciliare per il rinnovo dei documenti è in tilt, tanto che centinaia di richieste rimangono inevase. A lanciare l’allarme è il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao: “Non è più tollerabile che un disabile attenda mesi per rinnovare la carta d’identità. Accade con frequenza che l’ufficio anagrafe di viale Lazio non riesca ad espletare il servizio a causa delle tante richieste”. Il Comune riesce ad espletare appena 900 pratiche l’anno: ha affidato, infatti, l’incarico del servizio su tutto il territorio palermitano ad un solo addetto che non ha nemmeno un’auto dedicata. “Spesso l’assessore al Personale Gaspare Nicotri presta la sua auto – ammettono dall’anagrafe – il messo comunale per legge non può andare a piedi o con mezzi alternativi, quindi non resta che aspettare che qualcuno ci presti la sua auto”.
Il servizio domiciliare è dedicato a chi non può deambulare, quindi disabili, malati gravi ed anziani che spesso hanno estrema necessità di avere tutti i documenti in ordine per espletare pratiche fiscali e mediche. “Mia madre ha avuto un’ischemia prima e una frattura dopo – racconta Giovanna Morana – proprio espletando delle pratiche per la sua assistenza ci siamo accorti che il suo documento d’identità era scaduto. Siamo riusciti ad ottenere la visita domiciliare dopo quasi due mesi, ma non è stato affatto semplice. All’inizio abbiamo provato a contattare il Comune per richiedere il servizio domiciliare. Poi abbiamo cercato di mandare un fax con la modulistica per ricevere il messo comunale a casa, ma il numero non sembrava attivo, abbiamo contattato il Comune al numero telefonico dedicato, ma non rispondeva mai nessuno, infine abbiamo mandato due e-mail. Insomma, è stato davvero complicato. Mi sentivo impotente”.
Gli operatori di viale Lazio allargano le braccia e mortificati non possono dare risposte diverse da quelle generiche: “In questo momento non abbiamo neanche un dirigente, lavoriamo con la supervisione solo di un capo area, non possiamo fare di più”. Per dipendenti e consiglieri di circoscrizione la soluzione ci sarebbe, ovvero attuare definitivamente quel regolamento sul decentramento da tanto annunciato ma mai messo in pratica:“Non si può risparmiare sui cittadini che hanno difficoltà motorie – sottolinea Nicolao -. Si incrementi il servizio attraverso le otto circoscrizioni, si potranno così gestire le richieste in base alla collocazione geografica e dare risposte e interventi più immediati”. Pienamente d’accordo l’assessore Nicotri: “Confermo che metto a disposizione la mia auto di servizio all’ufficio anagrafe. Proprio pochi giorni fa ho scritto al sindaco Leoluca Orlando e ai capi area di riferimento per una più efficiente ricollocazione dei 191 operatori dell’anagrafe e i 480 dislocati nelle otto circoscrizioni. Non vi è dubbio che il servizio va potenziato e faremo di tutto per farlo”.