Donatori col Covid e medici nelle Usca: periodo nero per le trasfusioni - Live Sicilia

Donatori col Covid e medici nelle Usca: periodo nero per le trasfusioni

Parte oggi una tre giorni di raccolta straordinaria di sangue sull'autoemoteca Fratres

“È un periodo difficile per i servizi trasfusionali e per i pazienti talassemici: lavoriamo circa quindicimila unità di globuli rossi ogni anno e di queste quasi la metà è destinata a loro. Vi è una difficoltà legata alla pandemia sia sul lato donatori, che spesso hanno un tampone positivo o sono ammalati di Covid o hanno semplicemente paura, sia sul lato operatori in quanto la maggior parte di medici e infermieri è impegnata nelle Usca e negli hub vaccinali con la conseguenza che vi è minor forza lavoro nei centri di raccolta”.

Lo ha affermato il direttore del servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Garibaldi Centro Catania Santi Sciacca aprendo a Catania una tre giorni di raccolta straordinaria di sangue su autoemoteca, organizzata in piazza Università dalla Fratres Catania Enna Messina in collaborazione con il Comune di Catania, che si concluderà domani e che ha l’obiettivo di incrementare le scorte di sangue nei centri trasfusionali in crisi per la pandemia che ha causato una brusca frenata alle donazioni.

“L’amministrazione comunale – ha sottolineato l’assessore comunale alla Sanità Giuseppe Arcidiacono – aderisce con convinzione a questa iniziativa con lo spirito di vicinanza e tutela della salute cittadini. Si mette in evidenza un bene prezioso qual è il sangue, che in questo periodo pandemico diventa raro: donare non costa nulla e può salvare vite umane”. “Mi auguro – ha aggiunto la presidente commissione comunale Igiene e Sanità Sara Pettinato – che vengano a donare soprattutto i giovani affinché possano diventare donatori abituali”. “Con queste tre giornate – ha detto il presidente della Fratres Catania Enna Messina Angelo Saliceci – ci poniamo l’obiettivo di cogliere la generosità dei catanesi in un momento di grande difficoltà per i centri trasfusionali nel corso di uno degli eventi più sentiti e partecipati per tutta la comunità cittadina, la festa di Sant’Agata, affinché in tanti compiano un gesto che è, al contempo, di solidarietà e di fede”.

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