PALERMO – Inchiesta archiviata. Non ci fu responsabilità dei medici della clinica Demma nel decesso di una donna di 41 anni, morta subito dopo il parto. Il giudice per le indagini preliminari Giuliano Castiglia ha archiviato il procedimento a carico dei dottori Maurizio Capuano (difeso dall’avvocato Massimo Motisi), Vincenzo Agrifoglio (avvocato Nino Caleca), James Cucinella (avvocato Roberto Ferrara), Giuseppe Catalano (avvocati Francesco Crescimanno e Roberta Pezzano), Maria Marotta (avvocato Vitale Giambruno), Alessio Di Pasquale, Rosalia Di Benedetto, Salvatore D’Alessandro, Salvatore D’Angelo (avvocato Gloria Lupo) e Paola Castrense Liliana Napoli (avvocato Giovanni Di Benedetto).
La tragica vicenda risale al 13 giugno 2011 quando la donna entrò in clinica per il parto cesareo. Subito dopo l’intervento i sanitari si accorsero della presenza di perdite ematiche. Dopo il ritorno in sala operatoria e due trasfusione di sangue, arrivò il decesso per arrestati cardiocircolatorio. Nel corso di un incidente probatorio, i periti conclusero che a provocare la morte era stata “un’embolia che si era realizzata per un immissione di liquido amniotico e villi coriali nella circolazione sanguigna”. Gli stessi periti esclusero responsabilità dei sanitari e il pubblico ministero chiese l’archiviazione.
Richiesta rigetta dal Gip che decise di scandagliare anche una residuale ipotesi di responsabilità. Il perito nominato dal giudice ha escluso colpe mediche, evidenziando che la causa del decesso è stata indipendente dall’emorragia che ha colpito la paziente. I sanitari della clinica Demma hanno operato in maniera corretta. Da qui la nuova richiesta di archiviazione, stavolta accolta dal giudice.
