Dopo Arata, un registro dei lobbisti | Primo sì all'Ars per l'istituzione - Live Sicilia

Dopo Arata, un registro dei lobbisti | Primo sì all’Ars per l’istituzione

Il voto all'unanimità in Commissione Affari istituzionali per il ddl del grillino Luigi Sunseri

PALAZZO DEI NORMANNI
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2 min di lettura

Dalla prima commissione oggi è uscito all’unanimità il primo sì al disegno di legge che istituisce per la Regione siciliana il registro dei lobbisti che traccia gli accessi presso gli assessorati dei portatori di interesse. “Tengo a sottolineare – dice il presidente Stefano Pellegrino – che dalla commissione Affari istituzionali da me presieduta, è stato espresso un voto unanime, che mira alla massima trasparenza su un argomento che a seguito dei fatti di cronaca è di notevole attualità. Dinanzi ad un rebus normativo in tale settore, la volontà è chiara: imporre più trasparenza per scongiurare altri casi Arata. Sono fiducioso che anche in Aula il testo godrà della medesima sorte, oltrepassando i colori politici al fine di consegnare ai siciliani una legge che garantisca più ordine tra i portatori di interesse presso gli Enti pubblici”.

“Il mio ddl – afferma il primo firmatario Luigi Sunseri del M5s – mira a normare una volta per tutte il mondo dei lobbisti, cioè di quelle figure che oggi si interfacciano con la pubblica amministrazione senza alcuna trasparenza, quando, invece, dovrebbe avvenire tutto alla luce del sole, con tanto di tracciabilità degli incontri e con tanto di registro in cui queste persone debbano obbligatoriamente iscriversi. Finora su questo versante c’è stata una sorta di far west e il caso Arata, il faccendiere che a quanto pare era di casa all’assessorato all’Energia, ne è la plastica dimostrazione. Bisogna mettere un punto fermo”.

“Passato lo scoglio della commissione, dove il testo è stato approvato all’unanimità – prosegue Sunseri – il ddl ora può andare in aula; faremo di tutto per farlo calendarizzare al più presto, le recenti notizie di cronaca dimostrano che su questo versante bisogna pigiare sull’acceleratore”.

Il registro attualmente esiste in alcune regioni italiane, la Toscana (la prima ad adottarlo nel 2002 con un’iniziativa legislativa), il Molise, l’Abruzzo, la Calabria, la Lombardia e la Puglia. In Europa in solo 6 Paesi su 28.

“Il lobbying – spiega Sunseri – è un fenomeno difficile da conoscere, tutti sanno che esiste, eppure è quasi impossibile affermare con precisione chi svolge tale attività, nei confronti di chi e con quali mezzi e obiettivi. Il disegno di legge intende disciplinare tale attività presso i decisori pubblici, regolamentando l’interazione di decisori e rappresentanti di interessi attraverso principi e procedure che possano rendere di fatto conoscibili le modalità di confronto e di scambio di informazioni tra i decisori pubblici e i gruppi o rappresentanti di interesse particolare. A tal fine è fondamentale l’istituzione di un registro al quale chiunque voglia rappresentare interessi propri o di terzi in maniera professionale davanti ai decisori pubblici, deve obbligatoriamente iscriversi”.

Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di un’agenda pubblica on line, nella quale vanno pubblicati la data, l’ora e il luogo in cui si svolgono tutti gli incontri tra i portatori di interessi e i decisori pubblici (presidente della Regione, assessori e deputati regionali). Scopo dell’agenda pubblica è quello di garantire una totale trasparenza dei rapporti che intercorrono tra i decisori pubblici e i portatori di interesse.

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