MESSINA – Il risultato è certamente l’aspetto positivo di una domenica che ha regalato la soddisfazione del successo ai tifosi del Messina. A fine partita anche i calciatori esultano per la vittoria, ma c’è chi fa riferimento a non meglio specificati problemi societari. Al di là del successo la mano di mister Grassadonia ancora non ha determinato il cambio di passo per una squadra che “vive” solo sulle individualità. Corona e Perdo Ferreira fanno certamente la differenza, mentre si stanno integrando i nuovi Pepe, D’Aiello e Squillace, gli ultimi due in campo dal primo minuto anche se la condizione non è delle migliori. L’avvio di gara ha rischiato di scatenare un infarto a qualche tifoso del Messina.
Il primo pericolo lo creano gli ospiti con Agostinelli: l’esperto attaccante al 10’, per fortuna del Messina, riesce a sbagliare un gol che era più facile realizzare. Il suo tiro con la porta spalancata meriterebbe la copertina di “Mai dire gol”. Il pericolo ha subito scosso il Messina che ha trovato la reazione al 13’ con capitan Corona, il suo tiro è smorzato appena dentro l’area e non costituisce un grosso pericolo per la porta difesa da Francese. Il primo tempo, condizionato dal vento gelido, non ha fornito grandi spunti di cronaca. Al 32’ il centrocampista Maiorano spreca con un tiro a lato una buona azione del portoghese Pedro Ferreira, certamente il migliore in campo oggi. La prima frazione di gioco si chiude con il risultato ad occhiali: l’uscita dal campo dei calciatori è stata accompagnata dai cori di contestazione dei tifosi giallorossi.
Nella ripresa per il Messina la musica cambia, anche perché gioca con il vento a favore. Al 12’ Pedro Ferreira angola troppo un diagonale dalla sinistra, il tiro si spegne a lato. Due minuti più tardi il Messina reclama un rigore per un evidente fallo di mani in area, ritenuto operò involontario dal direttore di gara. Al 19’ mister Fusi è costretto a cambiare il portiere Franzese per infortunio, al suo posto il giovane Zucconi. La storia della partita cambia perché il Messina comprende che per sbloccare il risultato si debbono sfruttare i tiri dalla distanza. Alla prima occasione utile (correva il 27’), Pedro Ferreira si smarca al limite dell’area e lascia partire un destro angolatissimo che si insacca a fil di palo. Il vantaggio dei padrni di casa serve per scacciare le streghe di una possibile crisi. Il Castel Rigone non riesce ad abbozzare una reazione degna di tale nome e inizia a questo punto il valzer delle sostituzioni da entrambe le parti (esordio nelle file del Messina per il palermitano di 18 anni, Tommaso Bonanno). In pieno recupero sempre il portoghese trova il raddoppio con un tiro da fuori area, la cui traiettoria è stata disegnata dal vento: per Zucconi nulla da fare. Il 2-0 chiude un match che il Messina vince senza avere disputato una partita indimenticabile.
IL TABELLINO
Messina–Castel Rigone 2 – 0
Marcatori: 27’, 47’ s.t. Ferreira.
Messina (3-5-2).: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo (34’ s.t. Franco), D’Aiello, Pepe, Buongiorno (26’ s.t. Bonanno), Maiorano, Corona, Ferreira, Squillace (43’ s.t. Bolzan). A disposizione: Iuliano, Cucinotta, Simonetti, De Bode. Allenatore: Grassadonia.
Castel Rigone. (4-3-1-2). Franzese (19’ s.t. Zucconi), Luoni, Bianco, Vicedomini, Gimmelli, Moracci, Montanari (29’ s.t. Scappini), Ubaldi (33’ s.t. Santarelli), Tranchitella, Coresi, Agostinelli. A disposizione: Sbaraglia, Bontà, Redi, Liurni. Allenatore: Fusi.
Arbitro: Marini sezione Roma 1.
Note. Spettatori: 500 circa. Ammoniti: Maiorano, Agostinelli, Ubaldi. Recuperi 1’/5’.
