Dove finiscono i tagli agli stipendi | M5s, 30 mila euro a Don Scordato

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25 Settembre 2018, 12:48

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PALERMO – Sei progetti, due milioni di euro raccolti in sei anni, ovvero dal loro ingresso all’Ars. I deputati regionali del Movimento 5 stelle da quando sono entrati a Sala d’Ercole nel 2012 hanno destinato parte della loro indennità parlamentare per finanziare iniziative a sostegno di cittadini, associazioni e imprenditori siciliani.

L’ultimo in ordine di tempo è una donazione di circa 30mila euro all’associazione “Parco del sole”di Don Cosimo Scordato che opera con i bambini del difficile quartiere palermitano dell’Albergheria. Il progetto è stato presentato stamattina a Palazzo dei Normanni alla presenza dell’intero gruppo parlamentare. “Il denaro servirà per finanziare le attività di doposcuola, per l’acquisto di nuove apparecchiature e per il pagamento di nuovi professionisti, come i logopedisti, che si andranno ad aggiungere ai volontari dell’associazione – hanno spiegato i deputati Giancarlo Cancelleri e Giorgio Pasqua – Inoltre verranno finanziati anche lavori di ristrutturazione alla sede dell’associazione, ovvero la chiesa sconsacrata San Giovanni Decollato”.

I parlamentari regionali siciliani del M5s sono stati i primi ad iniziare a “restituire parte dei loro emolumenti ai cittadini – ha detto la capogruppo Valentina Zafarana – continuiamo a colmare la distanza fra la vecchia politica e le esigenze reali dei cittadini. E lo facciamo anche continuando a mettere al centro dell’agenda politica il taglio degli stipendi e dei vitalizi, anche se tutte le altre forze politiche continuano ad ignorare la questione”. Ogni mese ogni deputato regionale, su un’indennità parlamentare di circa 11mila euro lordi “in base alle proprie possibilità e necessità mensili – ha spiegato Cancelleri – versa nel fondo dedicato circa 2 mila euro al mese”. Il fondo, che oggi ammonta a circa 500mila euro, serve a finanziare anche l’attività politica dei 5 stelle, quindi non tutto il denaro viene restituito ai cittadini.

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In ogni caso, dal 2012, più di 2 milioni di euro sono stati investiti per sei progetti tra cui il microcredito alle imprese. In totale sono 67 le aziende, fra start up e piccole aziende artigiane ad aver potuto usufruire dei fondi messi a disposizione. più di un milione di euro. Prestiti per chi non ha sufficienti garanzie da fornire ai canali tradizionali, che hanno potuto godere di finanziamenti che vanno dai 5 ai 25 mila euro. E ancora, 360mila euro sono stati investiti per il finanziamento di tre progetti nell’ambito di “Boom polmoni urbani” per il recupero e la riqualificazione di tre aree: una a Caltanissetta, una a Mazara del Vallo e una a Catania. I deputati pentastellati hanno finanziato con più di 300mila euro la tanto discussa “trazzera”: “Probabilmente il chilometro più odiato dal governo Crocetta – ha scritto il gruppo parlametare in una nota – e al contempo il più amato da svariate migliaia di siciliani, che l’hanno percorso senza sosta per spostarsi da una parte all’altra dell’isola, spezzata in due dal crollo di un pilone autostradale della A19”.

I deputati dell’Ars hanno contribuito all’acquisto e alla restituzione della casa pignorata a Giovanni Guarascio, il muratore di Vittoria che per difendere la propria abitazione era arrivato a darsi fuoco, rimettendoci la vita. Infine negli ultimi due anni sono state finanziate “120 borse di studio (in due edizioni) per un importo complessivo di 60 mila euro a favore degli atleti disabili siciliani più meritevoli – si legge ancora nella nota – Il progetto consente di praticare l’attività sportiva a giovani atleti disabili tra i più promettenti. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad un accordo sottoscritto dal M5S con il Panathlon Area 9 Sicilia, associazione benemerita del Comitato Paralimpico Italiano”.

“Quando si fa del bene agli altri – ha sottolineato Cancelleri – lo si fa per un forte egoismo. Perchè ci fa stare bene e perché si spera che il bene che fai torni indietro in qualche modo. Noi lo facciamo da quando abbiamo messo piede nelle istituzioni”. Non manca la stoccata al presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè: “Siamo rimasti basiti quando abbiamo ricevuto le due lettere del presidente in cui chiedeva un contributo una tantum per l’istituzione di un fondo per attività sociali – ha detto – Una richiesta a cui non ha aderito nessuno. E’ bene chiarirlo. Non abbiamo aderito nemmeno noi, visto che noi un fondo lo abbiamo già e lo abbiamo creato da anni”.

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25 Settembre 2018, 12:48

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