Cocaina ed erba a domicilio | Blitz tra Palermo e Termini Imerese

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02 Febbraio 2016, 07:11

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PALERMO – Bastava chiamare il pusher di riferimento e si riceveva la droga comodamente a casa. Era articolato ed efficiente il giro di stupefacenti scoperto dai carabinieri fra Termini Imerese e Palermo. Sei persone sono finite in carcere, cinque agli arresti domiciliari mentre altre sei hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le misure cautelari sono firmate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese. L’organizzazione spacciava cocaina, hashish e marijuana.

L’operazione di oggi è il seguito di quella del dicembre 2014. Allora finirono in manette una quindicina di persone. La droga comprata nella piazza di Ballarò, a Palermo, riempiva le strade di Termini Imerese e dintorni. Oppure veniva spacciata davanti ai locali della movida di città e provincia. Tra i clienti, professionisti, commercianti e studenti.

Nel negozio di Rosario Cozzo (uno degli arrestati, ndr), nel centro di Termini Imerese, non si vendeva solo frutta e verdura. Cozzo per evitare le intercettazioni concordava gli appuntamenti con i consumatori utilizzando un telefono pubblico vicino alla sua attività commerciale. Prudente era pure Michele Russo che fissava gli incontri per la cessione delle dosi “dai cani o nella stalla”, e cioè in campagna.

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Per riempire di droga la popolosa cittadina in provincia era inevitabile che la rete di spaccio prevedesse dei contatti con Palermo. I punti di approvvigionamento sono stati localizzati nei quartieri Sperone, Bonagia e Villagrazia dove avrebbero operato Rosolino e Vincenzo Lo Monaco, Antonino Longo, Alessandro Adelfio, Alessandro Salvaggio, Pietro Marsalone, Vito Russo e Salvatore Cordaro.

 

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02 Febbraio 2016, 07:11

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