CATANIA – Si stringe sempre più attorno a chi -parlando fuori dal coro- sta dicendo alcune verità che nessuno ha il coraggio di affermare. Anche iera sera è stata una festa – fatta di discorsi ma anche di musica e intrattenimento- per il candidato di “Aggiusta Catania” Tuccio D’Urso, nella splendida cornice di piazza Stesicoro, in pieno centro. Tanti simpatizzanti e sostenitori hanno voluto essere presenti, per ascoltare alcuni candidati al consiglio comunale, come l’avv. Renato Penna e poi su tutto lui, D’Urso. A precederlo è stato l’intervento dell’avv. Peppino Lipera, che, con la sua proverbiale verve, ha ricordato com’è nata questa candidatura, lo svilupplarsi di questo rapporto umano e politico con D’Urso, le battaglie contro la malagiustizia e le prospettive di un progetto politico che riscuote sempre maggiori consensi.
D’Urso ha preso la parola e fra applausi scroscianti ha parlato della Catania di oggi, povera e disperata e di quella quando lui era un alto dirigente dell’amministrazione Scapagnini: “oggi -ha detto- aumentano sempre più le richieste di aiuto delle persone, che vanno alla mensa della Caritas. In quella Catania, quella tanto vituperata, invece, i cantieri erano aperti, si lavorava giorno e notte.” D’Urso ha denunciato ancora una volta la “malagiustizia e la malapolitica che tanto male hanno fatto a Catania” e ha sottolineato alcuni punti del suo programma, che coniuga sviluppo economico, con la riapertura di cantieri e il rilancio delle opere con la solidarietà e l’aiuto a chi vive le difficoltà anche nel poter mangiare.
