Dybala, ora l’Argentina chiama |Le contromosse del “Tata” Martino

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28 Novembre 2014, 08:30

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PALERMO – Conte chiama, Dybala risponde. E l’Argentina? Di certo non sta ferma a guardare un c.t. “straniero” pronto a soffiargli uno dei talenti più cristallini espressi negli ultimi anni. La visita dell’allenatore azzurro in casa Palermo ha fatto notizia anche in Sudamerica e a Cordoba, città natale del numero nove rosanero, dove si teme un clamoroso colpo di coda. Nonostante la Seleccion Albiceleste abbia un discreto svantaggio temporale nei confronti dell’Italia, legato alle partite ufficiali da disputare (l’Italia gioca il 28 marzo con la Bulgaria, l’Argentina a giugno in Copa America), Tata Martino e la AFA stanno pensando al contrattacco per evitare di perdere l’attaccante del Palermo. Un piano d’azione forte di almeno tre elementi che potrebbero far “rinsavire” il giocatore, al momento titubante ma non troppo. La volontà principale di Dybala, infatti, resta quella di indossare la maglia dell’Argentina, se gliene verrà data l’opportunità.

È appunto la volontà del giocatore il punto forte della “resistenza” Albiceleste. Il ragazzo sanguina in blanco y azul, sogna Messi e insegue i vari Higuain, Agüero e Tevez per giocare con quella maglia. Mai nascosto il suo tifo per l’Argentina, ovviamente sostenuta nello scorso Mondiale insieme alla colonia sudamericana del Palermo, Dybala ha già risposto alle convocazioni delle selezioni Under 17 e Under 20, senza però mai scendere in campo. L’attaccante accetterebbe l’Italia soltanto in caso di snobismo da parte del c.t. argentino Tata Martino, il quale è uno degli idoli della Joya rosanero, nato e cresciuto a pane e Newell’s Old Boys, squadra portata ai vertici in patria e nel continente proprio dall’attuale selezionatore della nazionale argentina prima di provare l’esperienza europea al Barcellona. Un intreccio di sogni e idoli, al quale va aggiunto un altro rosarino scuola Newell’s come Lionel Messi, che Dybala potrà difficilmente non considerare, a meno che non venga in qualche modo deluso o escluso dai diretti interessati.

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Abbiamo parlato del Dybala grande tifoso del Newell’s, ma la passione per i Leprosos nasce in famiglia, come facilmente immaginabile. Proprio quella famiglia che Dybala menziona sempre ogniqualvolta si tiri in ballo il dilemma nazionale. “Prima devo parlare con la mia famiglia”, frase che non può non venire naturale ad un ventunenne chiamato ad un passo decisivo per la propria carriera, ma che cela anche una posizione chiara da parte dei Dybala. La loro opzione va per l’Argentina e, appunto, per l’idolo Tata Martino, che tra l’altro già conosce i fratelli-rappresentanti dell’attaccante del Palermo. Nulla di strano che possa arrivare qualche “consiglio”, così come da un suo ex calciatore, ovvero Edgar Barreto. Grande amico di Dybala ed ex “adepto” del Tata con la nazionale del Paraguay, il c.t. argentino potrebbe ottenere un feedback positivo anche dal capitano del Palermo.

Infine, se il tempo sembra essere amico di Conte, in realtà potrebbe giocare molto a favore di Martino. L’Argentina, come già detto, scenderà in campo per partite ufficiali soltanto a giugno, ma l’occasione è di quelle realmente grandi. In quel periodo, infatti, si disputerà in Cile la Copa America, edizione che vede l’Albiceleste come prima favorita, sebbene il sorteggio non l’abbia inserita in un girone particolarmente benevolo con Uruguay e Paraguay oltre alla Giamaica, quasi certamente uno sparring partner. La tattica del Tata potrebbe essere quella di portare Dybala con sé per delle amichevoli (che non chiuderebbero le porte all’Italia, ma darebbero comunque un segnale quasi definitivo) e far sì che il ragazzo possa inserirsi nella corsa ad una delle ventitré maglie per la massima competizione sudamericana per nazionali. L’unica finestra a disposizione di Martino è nella settimana tra il 23 e il 31 marzo 2015, ovvero quella prevista dalla Fifa per gli impegni internazionali. Quattro mesi, dunque, per decidere in tutta calma. E se chiama il Tata Martino, state certi che la risposta di Dybala non sarà la stessa data a Conte.

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28 Novembre 2014, 08:30

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