Persino le formiche nel loro piccolo s’incazzano, scrisse qualcuno.Vallo a dire a Raffaele Lombardo, che del nervosismo dell’onorevole Formica non s’è curato molto. Anzi. Lo ha pizzicato con le parole che sapeva essere “utricanti”: “ribaltonismo”, “riforma sanitaria”.Gli ha battuto le mani, spesso e volentieri. Accompagnando il “clap clap” con un sorriso sardonico. “Bravo bravo”, onorevole Formica, onorevole Leontini, onorevoli deputati dell’Assemblea regionale.
Già, meglio specificarlo, perché per i tanti siciliani che si sono trovati a guardare in tv i primi minuti dell’intervento all’Ars di Raffaele Lombardo, pronto a “snocciolare” i nomi nuovi del suo governo, avranno provato una vertigine e un dubbio. Come quando le frequenze della radio improvvisamente impazziscono e portano via il tuo programma preferito, sostituito da una voce ignota. Non c’è più l’Ars, all’improvviso, al di là dello schermo. C’è lo studio di “Uomini e donne”. C’è Francesco Cascio che non contiene la risata, come Maria De Filippi di fronte agli strafalcioni di qualche tronista.
C’è un folto gruppo di “osservatori” (ahinoi, proprio i nostri deputati regionali) che sbraitano, urlano, imprecano, passeggiano tra gli scranni. Mentre il Governatore sorride nervoso. Nervosissimo. “Bravi, bravi”, batte le mani. Formica è atomico, Leontini è una tigre. Cascio-De Filippi non ne può più: “Basta, sospendiamo la seduta”. E il siciliano davanti alla tv: “Allora è davvero Canale 5”. Già. C’è la pubblicità.