“Nord e Sud sono troppo lontani | Tra di noi pupari e burattini”

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16 Marzo 2011, 17:07

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“Riconoscere il successo del Risorgimento non significa ignorare le ombre. Il limite più grave, guai a ignorarlo, è stata la mancata saldatura tra Nord e Sud, che ancora rende debole il sistema Paese”. L’ha detto nel suo intervento all’Assemblea regionale siciliana, riunita per la celebrazione del 150 dell’Unità d’Italia, il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, leader del Movimento degli autonomisti. Lombardo ha fatto un breve excursus storico, ricordando Marsala e l’impegno dei siciliani a fianco di Garibaldi, sottolineando come nel processo di unità sia stata mortificata “l’Italia delle Regioni, il federalismo regionale e locale vincente, come quello degli Stati Uniti, della Svizzera e della Germania, determinando invece il dualismo Nord-Sud”. Dal punto di vista economico, il governatore ha ricordato che “il reddito più basso pro-capite è al Sud e in Sicilia” e che “da Palermo a Catania in treno occorrono 4 olre, il doppio rispetto alla tratta Roma-Milano, eppure le Ferrovie sono governate dallo Stato”.

“Temo – ha aggiunto il governatore – che si possa realizzare un progetto di federalismo che potrebbe recidere i legami fortissimi del Paese, sacrificandoli per egoismi”.  Poi un riferimento ai problemi parlamentari di casa nostra: “Mettiamoci insieme, troviamo la concordia per mettere la nostra agenda al centro della politica nazionale”. Lombardo ha fatto riferimento all’appello che aveva lanciato nei giorni scorsi il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, per “un governo di unità regionale. La proposta di Cascio è rimasta inascoltata – ha detto il governatore – questo gli ha causato delusione”.

Burattini e pupari
“Se all’Assemblea regionale invece di fare i burattini e i pupari manovrati lavorassimo comminando sulle nostre gambe raggiungeremmo obiettivi importanti per la nostra Sicilia”. L’ha detto, conversando con i giornalisti a Palazzo dei Normanni, il governatore Raffaele Lombardo.

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Le congratulazioni a Romano
“Sono contento che Romano faccia il ministro, vuol dire che in Consiglio dei ministri si parlerà il dialetto siciliano, anche se non sarà facile invertire la rotta del ministero delle Risorse agricole propenso verso gli allevatori del Nord”. Così il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, ha risposto ai giornalisti durante una pausa dei lavori dell’Assemblea regionale siciliana, in merito alla possibile nomina di Saverio Romano, leader del Pid, a ministro per le Risorse agricole. “Romano ha carattere, determinazione e radicamento per poter lavorare bene”, ha concluso.

(Fonte ANSA)

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16 Marzo 2011, 17:07

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