E spuntano pure gli incontri|col boss Bevilacqua

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18 Novembre 2010, 18:53

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Le ultime rivelazioni sono una bomba ad orologeria piazzata sotto la poltrona di Raffaele Lombardo. Che domani racconterà la sua verità sull’inchiesta su politica e Cosa nostra. Ma dovrà rispondere anche alle clamorose rivelazioni che il settimanale Panorama (in edicola da sabato in tutta la Sicilia) pubblicherà. Il titolo è già tutto un programma: “Don Raffaele e il boss”.

L’inviato del settimanale di Segrate, Antonio Rossitto, ha spulciato nelle carte dell’indagine che ha portato all’arresto di 50 tra boss, gregari e colletti bianchi al servizio di Cosa nostra catanese. E ha scoperto che il governatore siciliano ha intrattenuto rapporti diretti con Raffaele Bevilacqua (nella foto accanto a Lombardo), condannato nel 2008 all’ergastolo per avere ordinato l’uccisione di un affiliato che chiedeva il pizzo senza il suo permesso. Il primo faccia a faccia, scrive Panorama, è datato 28 aprile 2003. Bevilacqua è già un sorvegliato speciale, con cinque anni di carcere alle spalle: “Anche le pietre – racconta Rossitto – sanno chi è Bevilacqua. E lo sa pure Lombardo. Per questo, scrivono i magistrati, gli appuntamenti tra i due erano fissati di buon mattino, a dimostrazione dell’estrema prudenza di Lombardo, che sa di avere a che fare con un esponente della mafia nissena”.

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L’incontro del 2003 sarebbe stato organizzato per il tramite di Salvatore Bonfirraro, un piccolo commerciante di Barrafranca ma anche, secondo il settimanale diretto da Giorgio Mulè, un affiliato a Cosa Nostra: Bonfirraro sarà arrestato nel luglio 2003, due mesi dopo aver ricevuto l’ultima telefonata di Lombardo. A febbraio del 2006 sarà condannato a tre anni e 6 mesi per associazione mafiosa. Nell’articolo di Panorama si ricostruiscono gli incontri tra Lombardo e Bevilacqua, vengono pubblicate anche alcune intercettazioni telefoniche nelle quali il governatore siciliano si lamenta proprio con Bonfirraro del mancato appoggio ad un candidato di Lombardo: “Raffaelluccio – dice il futuro governatore riferendosi a Bevilacqua – ha chiesto di votare un altro e tu stai eseguendo questa cosa”. Il contesto è quello della primavera 2003: Lombardo, già eletto all’Europarlamento, è candidato presidente alla Provincia di Catania. Ma si va alle urne in quasi tutte le province siciliane e Lombardo è un capocorrente dell’Udc. Questo spiega il suo interesse anche nella provincia ennese.

Gli incontri con Bevilacqua e  le intercettazioni delle telefonate tra Lombardo e Bonfirraro occupano parte della maxi-ordinanza della Procura di Catania. E mettono in imbarazzo anche il Pd “governativo” di Cracolici e Lumia, fedeli alleati di Lombardo. Proprio Beppe Lumia, e lo sottolinea anche Panorama, fu uno dei più feroci oppositori alla ricandidatura di Vladimiro Crisafulli, reo di avere incontrato in un albergo di Pergusa proprio Raffaele Bevilacqua: “Un pubblico incontro con un boss di quella caratura è un fatto gravissimo e inquietante – diceva Lumia  – Il crisafullismo è un modo vecchio e spregevole di fare politica. Per questo ho cercato di impedire che entrasse nel partito democratico”.

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18 Novembre 2010, 18:53

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