SIRACUSA – Il Siracusa ha trovato ormai un suo equilibrio. La squadra di Sottil gioca un calcio propositivo e attacca bene gli spazi sulle fasce, rivelandosi una costante spina nel fianco delle difese avversarie. La svolta nella stagione degli aretusei è arrivata già con la sfida casalinga con l’Andria del 30 ottobre scorso, quando il tecnico provò con ottimi risultati il cambio di modulo passando alla difesa a tre e Giordano sacrificato nel ruolo di centrale destro al fianco di Pirrello e Turati. Proprio contro i pugliesi uno svarione difensivo costrinse i leoni al pari, ma la prestazione fu molto convincente, tanto che con la stessa idea di gioco ed un po’ di attenzione in più il Siracusa nelle giornate successive ha poi raggiunto la piena maturità, con un’identità di gioco ben precisa ed una determinazione che nelle prime giornate di campionato era certamente mancata. E da lì in poi è arrivato dapprima il bel successo esterno a Reggio Calabria e poi il filotto di vittorie consecutive al “De Simone”, tra le quali la rimonta nel derby con l’Akragas ed i successi di misura sulle calabresi Cosenza e Catanzaro, interrotto solo dalla sciagurata trasferta di Caserta che ha peraltro privato Sottil di Longoni, senatore azzurro e uomo chiave nello schieramento tattico del mister piemontese.
Il Siracusa ha saputo fare però di necessità virtù: l’infortunio di Longoni ha obbligato Sottil a schierare Nicola Valente sulla fascia sinistra, fortunatamente rientrato in gruppo dopo il lungo stop già da un paio di turni ma fino a quel momento mai titolare, e l’ala ex Pordenone si è rivelata l’arma in più del Siracusa delle ultime giornate, risolvendo anche la pratica Catanzaro con una splendida punizione. Nel turno infrasettimanale gli azzurri hanno anche dato prova di compattezza in un campo storicamente difficile per loro, quello di Pagani, sul quale non sono mai riusciti a conquistare la vittoria: dopo aver fallito due palesi occasioni da rete con altrettanti legni colpiti nella prima frazione di gioco con Spinelli e lo svantaggio maturato nel secondo tempo per mano di Reginaldo, gli aretusei con i giusti accorgimenti tattici apportati in corso d’opera dal tecnico hanno ripreso vivacità e hanno trovato il pari con Filippo Scardina, già in gol contro il Cosenza. L’attaccante cresciuto nel vivaio della Roma si è ormai sbloccato e questo è un altro dato importante che rende felice l’allenatore, intervenuto così al termine del pareggio di Pagani: “Penso che il risultato abbia rispecchiato cosa le due squadre hanno dimostrato in campo – ha Sottil in conferenza stampa –. Adesso è cambiata la nostra autostima, abbiamo alzato questa asticella. Poi è cresciuta anche la condizione fisica e quando ci sono tutte queste componenti ci sono tutti i presupposti per fare un buon risultato”.
Nella testa del mister c’è però già il derby in programma sabato alle 14:30 al “De Simone” col Catania, una sfida molto sentita per la quale il prefetto ha posto il veto di trasferta ai tifosi etnei: “Il derby col Catania non si gioca da tanti anni, a parte la Coppa Italia in agosto, e sappiamo quanto sia sentito a Siracusa. Questo pareggio ci darà una ulteriore spinta psicologica e spero che sabato sia una bella festa di sport. Che ci sia una bella rivalità sportiva è naturale, però mi piacerebbe che al di là del campanilismo ci si fermasse lì perché è bello per la Sicilia che ci siano due rappresentanti oltre a Messina e Akragas in Terza serie”.