PALERMO- “Sulla scuola e l’università è notte. Siamo di notte, ma siamo capaci di vegliare” Così si legge nell’appello degli organizzatori della “Notte della scuola”, un sit-in che ha visto riunirsi ieri sera in via Principe di Belmonte decine di insegnanti e studenti di gran parte delle scuole della città e della provincia, oltre a molti docenti universitari.
Una protesta volutamente sommessa, che ha preso spunto dal dibattito sorto a causa dell’inserimento dell’art. 3 nella legge di stabilità. Un articolo “famigerato”, che prevede l’aumento del carico di lavoro degli insegnanti da 18 a 24 ore e successivamente emendato. Ma la sua proposizione ha dato il via a numerose assemblee permanenti e iniziative di protesta di docenti e professori universitari in tutta Italia. “Siamo finiti sotto il martello della propaganda del merito, del fannullonismo e dell’efficienza”, spiega il comunicato che ha annunciato la manifestazione, “siamo tutti precipitati in un abisso di delegittimazione”.
L’iniziativa è dei professori del liceo Medi e ha preso corpo in appena tre giorni, coinvolgendo alunni e insegnanti di scuole e licei, docenti e studenti universitari. Tantissime le presenze, soprattutto di rappresentanti degli istituti tecnici della città, ma anche dei licei, delle scuole medie e anche degli istituti della provincia, come Cefalù, Lercara, Partinico, Petralia Sottana.
Un incontro all’insegna della riflessione, il cui momento centrale ha visto susseguirsi gli interventi dei partecipanti chiamati a leggere “le frasi al buio”, scritte per l’occasione: “A scuola è buio quando tutto ciò che le si chiede è a costo zero”, “A scuola è buio quando la precarietà diventa una condizione stabile”.
Tra i temi trattati, i tagli all’istruzione pubblica, la precarietà del personale, i finanziamenti alle scuole private, la “retorica del merito”, ma anche l’organizzazione di future iniziative di protesta, come lo sciopero della scuola, indetto dai sindacati per il 24, cui parteciperanno anche gli studenti.
“La prospettiva non è quella della lamentela – spiega Emanuela Annaloro, insegnante precaria dell’istituto Medi – dobbiamo fare in modo che da domani sia fatta luce per l’istruzione pubblica, quindi associamo a questo momento la nascita di un coordinamento che si riunirà di notte in tutte le scuole della città, per avviare iniziative pratiche che vadano incontro alle esigenze immediate e che non abbiano bisogno di passare dalla politica e dall’amministrazione”.
“Noi studenti tendiamo costantemente a proteste come questa, diversa e costruttiva – dice Andrea Cimino, del Cannizzaro – non si deve più ripetere un caso come quello della manifestazione del 16 novembre, in cui il lunghissimo corteo pacifico è stato oscurato dai media a causa delle violenze di pochi. Per questo parteciperemo alla manifestazione del 24”.