03 Luglio 2020, 13:06
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Sono civico e resto civico. Suona più o meno così la nota emessa dal sindaco di San Giovanni la Punta, Nino Bellia, sui confini della coalizione che lo sosterrà alle Amministrative d’autunno. “La mia candidatura a sindaco, così come iniziata cinque anni fa, continua ad essere l’espressione e la sintesi spontanea di una coalizione politica civica locale composta da persone provenienti da diverse esperienze politiche, ma soprattutto sostenuta da tanti rappresentanti della società civile, dell’associazionismo, del volontariato, delle professioni e dell’imprenditoria locale”.
Il perimetro della maggioranza che ha sostenuto cinque anni fa il primo cittadino in carica, ricalca quella che ha eletto per due volte consecutive Andrea Barbaro Messina. Nel 2010, in particolare, sostenuto da una vasta coalizione (con dentro Udc, Mpa, Pdl e Pd) che va oltre l’80%.
La regola del secondo mandato, impedisce però a Messina di concorrere per il tris. Nel 2015, l’opzione Bellia tiene salda la maggioranza e l’ex primo cittadino rientra a palazzo attraverso lo strumento della consulenza al sindaco. Una triangolazione che manda su tutte le furie il Movimento cinque stelle.
Il progetto civico. “Ho già affermato – continua Bellia – che la mia estrazione civica si colloca in continuità naturale del progetto civico che ha amministrato serenamente ed in modo efficace il nostro comune negli ultimi quindici anni, assicurando al nostro territorio ed alla nostra comunità crescita sociale ed economica”.
E ancora: “La mia mission politica è stata sempre improntata sul dialogo, sul confronto e sulla partecipazione di tutti coloro che, all’interno del nostro territorio, si ritrovano disponibili a collaborare e contribuire con le loro idee e con il loro impegno, a migliorare i servizi e le strutture del nostro Comune”.
Le recenti difficoltà per il centrodestra d’individuare un candidato unitario (in campo Santo Trovato e il leghista Lorenzo Seminerio) e le fibrillazioni interne a FdI, culminate con la sospensione di Laura Iraci (che però già sosteneva Bellia), riaprono il dibattito. Dibattito condito anche dalla candidatura alternativa ai due poli della Cinquestelle Giusi Rannone. A questo punto, c’è da fare i calcoli: chi occupa gli spazi politici del centro e della sinistra?
Sebbene civico, Nino Bellia è ritenuto uomo vicino al deputato Ars di Italia Viva Nicola D’Agostino. Alle scorse Regionali, il primo cittadino ha sostenuto la candidatura di Andrea Messina per Sicilia Futura, soggetto che raggruppava i renziani siciliani stagliati fuori dal Pd.
Una scelta di campo che avrebbe avuto tra gli effetti politici – secondo le ricostruzioni giornalistiche di allora – anche l’esclusione dalla giunta di Sandra Fiorenza, vicina a Giuseppe Toscano, allora candidato di Popolari e Autonomisti. Durante il bagno di folla dello scorso novembre alle Ciminiere di Catania, Bellia e Messina erano lì per Matteo Renzi. E non solo loro.
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03 Luglio 2020, 13:06