L'ex sindaco Messina diventa | consulente del suo successore - Live Sicilia

L’ex sindaco Messina diventa | consulente del suo successore

Accade a San Giovanni La Punta. La replica: "Sono stato ritenuto adatto al ruolo". “Esce dalla porta ed entra dalla finestra”, rilancia il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Giusy Rannone.

SAN GIOVANNI LA PUNTA – Andrea Messina consulente di Nino Bellia? “Ora ci troviamo a pagare due sindaci”, la cinque stelle Giusy Rannone è sul piede di guerra, tanto che nella prossima seduta del consiglio comunale verrà sollevato ufficialmente il caso durante gli interventi ispettivi. “Sotto il profilo dell’onestà intellettuale – spiega a Live Sicilia – non è un bel segnale, anche se si tratta di una procedura del tutto regolare”. Nei fatti, dunque, l’ex primo cittadino che ha retto l’Amministrazione puntese per oltre dieci anni, resta al Comune. Una ipotesi che già in campagna elettorale era più che palese, ma sotto il profilo politico. Messina, infatti, risultava tra i gli assessori designati di Nino Bellia. Ma una volta eletto, il neo sindaco ha voluto utilizzare un espediente differente, pur di avvalersi dell’esperienza del suo predecessore e non solo di quella.

“Esce dalla porta ed entra dalla finestra”, rilancia il consigliere comunale del movimento che fa capo a Beppe Grillo. “È come se San Giovanni la Punta avesse un sindaco ombra: pare più che chiaro che Messina ci tenesse tantissimo a rimanere alla guida del paese”, è il giudizio della Rannone. Oltre le valutazioni, c’è di sicuro che il neo consulente non lavorerà a titolo gratuito. “Prenderà – spiega ancora la pentastellata – 3.200 euro lordi al mese, ciò significa che i cittadini puntesi, secondo i nostri calcoli, sborseranno circa 200.000 euro nei prossimi cinque anni”. Secondo quanto riportato dal mensile Paesi Etnei Oggi, Messina incasserà un netto di circa 1.300 mensili, “una cifra – si legge – in linea con quella degli altri assessori”.

“Politicamente non c’è alcun caso e neanche una qualche novità”. Questa la replica di Andrea Messina che, intervistato dal nostro giornale, reimposta la questione: “Bellia non ha uscito nulla dal cilindro, in campagna elettorale sono stato presente in maniera palese durante tutti i comizi. I cittadini, in fondo, hanno deciso di votare un’esperienza amministrativa in continuità con la mia precedente gestione”. E rilancia sulla liceità del nuovo incarico: “Tutto ciò, rientra tra le prerogative del sindaco che ha il diritto d’individuare come consulenti tutti coloro che ritiene più adatti al ruolo”.

C’è sicuramente che secondo la normativa regionale, nei comuni fino a trenta mila abitanti, i consulenti del primo cittadino possono essere fino a due. “A San Giovanni – dice Messina – ne abbiamo solo uno, che sarei io, e percepisco un compenso decurtato del 50% rispetto a quello previsto dalla legge”. Incarico opportuno? “Non sono né un sindaco, né un assessore, ombra. Bellia gode di piena autonomia e individualità e come tale – conclude il neo consulente – ha preferito avvalersi della mia esperienza”.

 


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