Emergenza incendi, in Prefettura |il presidio dell’Usb e del Pci

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10 Agosto 2017, 12:13

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CATANIA – La situazione disastrosa che si sta vivendo in Sicilia per quanto riguarda gli incendi (oltre 25 mila ettari di patrimonio boschivo distrutti, colpiti anche insediamenti civili e attività economiche, decine di milioni di euro di danni e costi) non è addebitabile unicamente alle condizioni climatiche. I tagli nei servizi, scelte politiche ed amministrative disastrose, interessi criminali, l’incuria del territorio: questi sono i nodi che vengono al pettine. E sono nodi che non riguardano solo gli incendi ma tutti gli aspetti della sicurezza dei cittadini (dalle bombe d’acqua ai pericoli sismici).

Questi gli argomenti affrontati stamani in occasione del presidio organizzato di fronte la Prefettura dall’Usb Vigili del fuoco e i rappresentanti del Pci. Un momento di confronto per analizzare la delicata situazione e avanzare richieste ai governi, regionale e nazionale, per fare in modo che un’emergenza non comporti un’altra emergenza. L’organico insufficiente dei pompieri, i mezzi vecchi e inaffidabili, le sedi fatiscenti sono solo alcune delle problematiche che gravano sul sistema di sicurezza cittadino. Per non parlare della mancata attivazione di alcuni distaccamenti, come quello di Palagonia, nonostante pronto. Il problema è stato sollevato nelle scorse settimane dal consigliere comunale di Catania, Alessandro Porto e rilanciato da alcuni amministratori dell’area della provincia etnea. 

“L’emergenza incendi frutto di scelte politiche disastrose. Il Partito Comunista Italiano ha tenuto una conferenza stampa di fronte alla Prefettura di Catania sui gravissimi danni che sta producendo l’emergenza incendi su tutto il territorio nazionale ed in particolare in Sicilia” – affermano gli attivisti. Alla conferenza stampa hanno partecipato Luca Cangemi della segreteria nazionale del PCI, Fabio Rapisarda, segretario provinciale ed una delegazione della USB Vigili del Fuoco, guidata dal rappresentante provinciale Carmelo Barbagallo. “Incuria del territorio, interessi criminali, smantellamento degli apparati pubblici preposti alla prevenzione ed alla sicurezza sono i fattori che concorrono a determinare una situazione intollerabile: una parte consistente del patrimonio boschivo distrutta, minacciate le attività economiche e gli insediamenti civili- ha dichiarato Luca Cangemi- gravissime sono le responsabilità del governo regionale e di quello nazionale: si pagano inefficienze, ritardi, confusione di competenze ma soprattutto le politiche di privatizzazione e precarizzazione che hanno distrutto la funzionalità degli apparati pubblici. Serve una mobilitazione dei cittadini e dei lavoratori contro queste scelte” – ha concluso Cangemi.

L’USB Vigili del Fuoco- ha ricordato Carmelo Barbagallo- da tempo aveva lanciato un allarme sull’assoluta inadeguatezza degli organici e dei mezzi a disposizione. Carenze che si accompagnano ad una situazione inaccettabile sotto il profilo delle condizioni di lavoro. È necessario -ha concluso Barbagallo- che la società intera prenda coscienza delle gravi conseguenze sulla sicurezza di tutti che hanno le scelte governative riguardanti il corpo dei Vigili del Fuoco che svolge una funzione essenziale”

“Il PCI – ha dichiarato Fabio Rapisarda- continuerà la sua opera di informazione nei confronti dei cittadini rispetto alle tematiche della protezione civile con attenzione non solo all’emergenza incendi ma anche altre questioni, come il rischio sismico, che sono molto rilevanti nella nostra area geografica. Non è più possibile tollerare l’assenza di serie politiche di intervento pubblico e di seri investimenti per la salvaguardia del territorio” -ha concluso Rapisarda.

Messo a dura prova nei giorni scorsi quando, il caldo particolarmente intenso e le azioni dei piromani hanno causato incendi dall’Etna alla Piana, mandando in fumo patrimonio boschivo e non solo; emergenze fronteggiate con enormi sforzi da parte dei vigili del fuoco. Oggi, nonostante le temperature rimangano elevate, non si registrano righi particolarmente preoccupanti: roghi di sterpaglie si sono sviluppati in diversi punti della provincia e della città ma, al momento, ogni focolaio è sotto controllo. 

 

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10 Agosto 2017, 12:13

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