Estorsione alla pizzeria: "Soldi entro le 5, a piazza Borgo comando io" - Live Sicilia

Estorsione alla pizzeria: “Soldi entro le 5, a piazza Borgo comando io”

Tre persone sono state arrestate e portate in piazza Lanza.
METODO MAFIOSO
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CATANIA – Tentata estorsione aggravata anche dal metodo mafioso. È con questa accusa che sono finiti in carcere Antonino Alecci (classe 1962), Salvatore Mascali (classe 1977) e Alfio Scuderi (classe 1953). L’indagine è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e condotta dai carabinieri di piazza Verga con il nucleo operativo della compagnia di piazza Dante, ed è durata da dicembre 2021 fino a febbraio 2022.

La denuncia del titolare di una pizzeria

Secondo quanto comunicato dai militari in una nota, è partito tutto dalla denuncia presentata da un imprenditore, titolare di una pizzeria di recente apertura, minacciato “con un modus agendi tipico delle consorterie mafiose in caso di mancato pagamento di una somma di denaro indebitamente pretesa”, si legge nel comunicato.

La vittima avrebbe raccontato che a febbraio 2021, durante i lavori di ristrutturazione per l’apertura dell’attività commerciale insieme a un socio, si è rivolto a una ditta specializzata nel rilascio delle certificazioni HCCP. L’azienda in questione era di proprietà di Mascali. Quest’ultimo, lamentando di non avere ricevuto per tempo il pagamento del lavoro, il 28 dicembre avrebbe convocato la vittima in piazza Borgo.

Le minacce di morte

In quella circostanza, Salvatore Mascali si sarebbe presentato con Alfio Scuderi, suo suocero, e con Antonino Alecci, quest’ultimo già condannato per associazione mafiosa: sarebbe stato legato al gruppo di Picanello del clan Santapaola-Ercolano. I tre avrebbero quindi minacciato la vittima: lo avrebbero ucciso e avrebbero dato fuoco al suo locale, se lui non avesse pagato.

L’uomo avrebbe spiegato, nelle settimane a seguire, di avere abbandonato l’azienda pochi giorni dopo l’apertura dell’esercizio commerciale, a causa di alcune incomprensioni con il socio. A poco sarebbero servite queste spiegazioni: Mascali lo avrebbe comunque cercato per chiedergli il denaro, nonostante il cambio di gestione della società e nonostate il socio rimasto lo avesse già pagato.

A fine dicembre 2021, la vittima avrebbe accettato un incontro al chiosco di piazza Borgo. Di nuovo, l’uomo si sarebbe trovato circondato dai tre. In questa seconda circostanza, Alecci sarebbe stato presentato, scrive la procura, “come una persona a cui portare rispetto” e avrebbe “palesato esplicitamente la sua caratura criminale e il suo ruolo territorialmente egemone nella zona di piazza Borgo, a Catania”. “Qua quando parlo io nessuno mi deve controbattere – avrebbe detto Alecci – Poche chiacchiere, perché qui comando io“.

“Ci vogliono i soldi entro le cinque, sennò saliamo in pizzeria e ti spacchiamo la testa – avrebbe affermato ancora Alecci – Noi conosciamo te per quei soldi e te la sbrighi tu. Diamo fuoco alla pizzeria… Trova i soldi, sennò non sai come ti finisce”. La denuncia della vittima ha portato agli arresti di oggi. I tre sono stati portati nel carcere di piazza Lanza.

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