In questa soleggiata e ultima domenica prima delle primarie del centrosinistra, c’è chi ai teatri ha preferito l’aria aperta. Davide Faraone, candidato a sindaco di Palermo, in sella alla sua bici ha percorso le vie del centro seguito da una ottantina di supporter.
Lungo il percorso dell’eco passeggiata: piazza Politeama, via Ruggero Settimo, via Maqueda, via Roma fino a piazza Croci per poi giungere in via Magliocco. “Vogliamo diversificare il nostro messaggio politico ed esprimere anche nei gesti un sentimento di libertà – ha detto Faraone – libertà che non c’è in quei due teatri dove non ci sono dei candidati, ma dei pupi che hanno alle spalle dei pupari. Io sono un candidato libero. Con questa iniziativa inoltre vogliamo esprimere quello che sarà il primo obiettivo della mia amministrazione: pedonalizzare questo centro storico e rendere vivibili i parchi che ora sono chiusi. Vogliamo cambiare questa città”.
Tanti i giovani presenti. “Ho creduto fin dall’inizio in questa battaglia di Davide Faraone per le primarie – ha detto Fabio Guglielmino, uno dei volontari – con una bella giornata come questa è più bello girare in città e stare a contatto con i cittadini per portare il nostro messaggio. La freschezza di questa iniziativa rispecchia la freschezza degli ideali incarnati da Davide”.
C’è chi invece pensa al futuro dei giovani, dei propri figli e alle opportunità di lavoro concrete che vanno create. Pippo Sicari, accorso tra i primi questa mattina, ha detto: “Penso che Davide abbia i numeri giusti per poter cambiare la città. È una persona giovane, ha le idee chiare per dare lavoro, sviluppo e futuro ai giovani e l’esperienza giusta. Non è un fantoccio”.
Tanto l’entusiasmo alla fine dell’iniziativa. “È andata alla grande – ha concluso Faraone – eravamo tantissimi. Abbiamo avuto una accoglienza dei cittadini straordinaria e poi abbiamo incontrato molti più cittadini noi per strada che gli altri candidati nelle loro locations. C’è voglia di cambiare rispetto a Cammarata, ma anche rispetto a chi nel centrosinistra rappresenta la vecchia politica”.
