“La siccità non è più un’emergenza passeggera: è diventata la condizione ordinaria con cui i nostri agricoltori devono misurarsi ogni giorno”. Lo scrive sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva.
“La differenza la fa un dettaglio che suona come un paradosso: chi ha un pozzo privato riesce ancora a salvare gli ulivi e garantire una produzione di qualità, chi invece si affida ai consorzi pubblici di distribuzione dell’acqua vede i frutti cadere a terra rinsecchiti, con una perdita stimata del 50%” aggiunge Faraone.
“Basta guardare la differenza tra due olive nocellara del Belice, una irrigata e l’altra no. Eppure dal governo regionale e da quello nazionale solo silenzi e promesse. Schifani e Meloni continuano a guardare i campi dalla comodità delle poltrone di Palazzo, mentre basterebbe un sopralluogo per capire il dolore e la rabbia di chi produce. Perché la verità è che il governo non ascolta: preferisce parlare di spot elettorali, ma intanto lascia i nostri agricoltori soli, senza acqua, senza programmazione, senza futuro”, conclude il vice presidente di Italia Viva.

