PALERMO – Via libera la nuovo Piano farmacie, che prevede l’apertura di quattro nuove sedi a Palermo. Dopo una seduta a nervi tesi, con tanto di consiglieri comunali arrivati quasi alle mani, Sala delle Lapidi ha approvato una delibera che, nei fatti, si limita a certificare il fabbisogno della città: Palermo ha bisogno di quattro nuove farmacie, ma ancora non si sa dove sorgeranno.
La delibera dà infatti mandato agli uffici di rivedere il Piano, individuando la collocazione delle nuove sedi, ma è stato definitivamente cestinato il principio di “circoscrizione” proposto in un primo momento dalla giunta. Bocciato, anche da alcuni pezzi della maggioranza, il sub emendamento che prevedeva che delle quattro nuove farmacie una fosse comunale.
Ma il vero tasto dolente rimane il Piano 2014, visto che su 29 farmacie solo 11 hanno aperto i battenti. Al netto di chi non ha mai dato risposta, ci sono farmacisti che hanno vinto il concorso ma non hanno trovato i locali liberi nell’ambito indicato. Una vicenda intricata, fatti di ricorsi al Tar, carte bollate e clamorosi errori degli uffici, in cui il consiglio comunale si era ritrovato invischiato senza sapere come uscirne.
L’Aula ha così approvato un ordine del giorno che dà mandato agli uffici, sulla base delle perizie giurate dei farmacisti senza sede, di redigere una relazione da inviare all’Asp. Insomma, una sorta di pannicello caldo che rinvia il problema ma non lo risolve e, del resto, era difficile attendersi esito diverso dal momento che il tema è assai intricato e coinvolge anche la Regione. Adesso toccherà agli uffici comunali mettersi al lavoro e presentare il nuovo Piano.
LE REAZIONI
“Palermo avrà quattro nuove farmacie, mentre per quelle in attesa di trovare i locali il Comune presenterà una relazione all’Asp”. Lo dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022, al termine della seduta del consiglio comunale di Palermo. “Si tratta di un passaggio fondamentale – spiega Sala – L’Aula, approvando questa delibera, ha intanto certificato che, in base alla popolazione, la città ha bisogno di altre quattro farmacie. Abbiamo dato mandato agli uffici di riformulare il Piano 2018, individuando la collocazione delle quattro nuove sedi, e con un ordine del giorno abbiamo chiesto, sempre agli uffici, di produrre una relazione all’Asp sullo stato di attuazione del Piano 2014, con particolare riferimento a quelle farmacie che non hanno potuto aprire perché non hanno trovato i locali nell’ambito indicato dal bando regionale”. “Lo stallo di questi mesi ha provocato disagi non solo ai cittadini, che hanno bisogno di farmacie vicine – conclude Sala – ma anche a tanti farmacisti che sono ancora in attesa di una risposta definitiva. La delibera di oggi è un importante passo in avanti, anche se non definitivo. Spiace che l’Aula abbia bocciato il sub-emendamento per l’apertura di una farmacia comunale, cosa che invece avviene in tutta Italia: una scelta fatta anche da alcuni settori della maggioranza e che richiede un immediato chiarimento politico”.
“Con l’approvazione del Piano farmacie 2018, avvenuta oggi, il consiglio comunale di Palermo ha dato il via libera all’apertura di quattro nuovi presidi sanitari in città. Adesso gli uffici ne studieranno la collocazione, e chiediamo che si coprano le zone a tutt’oggi in sofferenza, ma si tratta di un risultato importante che dà risposte ai cittadini e ai professionisti e mette la parola fine a una vicenda che si è trascinata per troppo tempo. Bisogna però dare risposta in tempi brevissimi anche a chi, relativamente al Piano 2014, non ha trovato i locali pur avendo vinto il concorso: per questo abbiamo approvato un ordine del giorno che invita gli uffici a redigere una relazione da inviare all’Asp”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo.
“Con l’approvazione dell’atto deliberativo il Consiglio comunale di Palermo ha dato il via all’istituzione di quattro nuove farmacie nel territorio urbano, un modo concreto per rendere più capillare un servizio pubblico che assume una forte valenza sociale – dicono i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania e Barbara Evola – Con questo atto alcune zone periferiche della città potranno usufruire finalmente di un presidio sanitario. Dispiace il fatto che il consiglio comunale abbia perso l’occasione di istituire, finalmente, una farmacia pubblica nel territorio cittadino”.
“Ho votato favorevolmente la delibera del piano Farmacie 2018 che prevede l’insediamento di altre quattro sedi in cittá perché l’intendimento dell’atto é quello di far prevalere l’interesse dei cittadini ai quali sarà garantito, come giusto che sia, un migliore servizio farmaceutico – dice Massimiliano Giaconia di Palermo 2022 – Grazie a questo atto, in città ci sarà una più capillare presenza di farmacie, basata sul numero degli abitanti. La farmacia non é un semplice luogo dove il cittadino può ottenere un farmaco, ma uno spazio di fruizione di servizi, supporto, consigli e assistenza, di fatto la farmacia é un vero e proprio primo presidio sanitario”.
“La delibera è stata di fatto totalmente modificata dal consiglio comunale, frutto di un ottimo lavoro delle commissioni competenti e condivisa con le associazioni e con i gruppi consiliari – dice Ottavio Zacco, presidente della commissione Attività produttive – Una delibera che cambia i criteri di assegnazione per l’individuazione delle nuove farmacie del 2018, tenendo conto delle esigenze reali degli addetti ai lavori, ma soprattutto che dà mandato agli uffici di portare in consiglio una delibera con l’individuazione delle farmacie, evitando così che i nuovi vincitori di concorso si trovino bloccati dalla burocrazia, garantendo i nuovi imprenditori e le farmacie esistenti. Allegato alla delibera emendata c’è un ordine del giorno approvato che dá mandato agli uffici di inviare una relazione all’Asp con la situazione attuale delle farmacie vincitrici di concorso nel 2014, che non hanno potuto completare l’iter autorizzativo per assenza di locali, al fine di valutare i singoli casi. Un atto responsabile da parte del consiglio comunale che è stato chiamato ad affrontare il problema dei vincitori di concorso del 2014 solo per un impegno morale, nei confronti di vuole aprire una nuova attività produttiva. Mi auguro che dopo l’approvazione di questa delibera iniziamo subito ad occuparci degli atti all’ordine del giorno che influiscono sullo sviluppo economico della città”.