Festa e lacrime dalla piazza | che aspetta la Finanziaria

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30 Aprile 2013, 20:25

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PALERMO – Cori di giubilo e festeggiamenti in piazza del Parlamento. A sorridere sono gli ex Pip della Social Trinacria. Dopo l’accordo trovato con il presidente Crocetta anche l’Aula ha dato il via libera all’articolo 41 della legge finanziaria. Per i 3.100 precari dunque arriva una proroga fino al 31 dicembre “nelle more che vengano concordate con il Comune di Palermo misure idonee” al loro inserimento lavorativo. Gli ex Pip seguono la diretta di Sala d’Ercole, e gridano la propria gioia qualche secondo prima del via libera all’articolo della Finanziaria. Dal balcone della commissione Bilancio si affaccia Fabrizio Ferrandelli, uno dei più strenui difensori della causa dei precari durante il braccio di ferro che è durato qualche settimana. Alza le braccia al cielo mentre i lavoratori lo applaudono.

Non è l’unico. Poco dopo l’ok dell’Aula scende fra gli ex Pip pure Edi Tamajo, seguito da Salvatore Lentini e Vincenzo Figuccia. Sono i quattro deputati palermitani più vicini alla causa dei precari assieme a Giuseppe Milazzo. L’ex candidato sindaco di Palermo viene anche sollevato dai manifestanti e portato in trionfo. Stessa sorte al ‘mediatore’, che nella tarda mattinata aveva incontrato il governatore Crocetta contribuendo all’accordo sui sussidi da 833 euro al mese, oltre agli assegni familiari. Proprio Crocetta è acclamato dalla folla, si affaccia rapidamente al balcone mentre la piazza lo reclama. Solo poche ore prima gli stessi manifestanti erano pervasi dalla rabbia ed accusavano il governatore di averli ingiustamente messi alla gogna e abbandonati. Dall’inferno al paradiso in poche ore, sempre in attesa di nuove soluzioni al termine del 2013. Mentre le trombe degli ex Pip continuano a suonare c’è chi mastica amaro.

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A fianco sono neri in volto mentre presidiano l’ingresso dell’Ars i precari degli enti locali. Per loro è arrivata la proroga solo fino al 31 luglio e le risorse sono limitate fino a quella data. “Ci hanno dato solo la prosecuzione dei contratti fino al 31 luglio – dice Massimo Bontempo, del Mgl –. Siamo stanchi ed abbiamo deciso di dissotterrare l’ascia di guerra. Purtroppo abbiamo visto che i risultati si ottengono usando le maniere forti. Così non va bene”. Un altro sindacato autonomo, il Sifus, resta in piazza a rivendicare le aspettative di un altra categoria di lavoratori precari, ovvero i forestali. C’è una piazza che festeggia ed un’altra che mastica amaro e accompagnerà la lunga notte dell’Ars.

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30 Aprile 2013, 20:25

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