PALERMO – In questa campagna elettorale, dove per raccontare i sondaggi si è scelto di mimetizzare il nome dei partiti paragonandoli a cavalli ed ippodromi, o meglio ancora a cardinali e diaconi, la rabbia che si respira nelle stanze della segreteria regionale del Pd, a Palermo, é la rabbia di chi sta per raccogliere una vittoria al di lá di ogni aspettativa. proprio come quei fantini vedono il fotofinish a un passo. Ed è una di quelle vittorie che resterà nella storia, cancellando per un giorno le polemiche fratricide delle ultime settimane, segnata da cadute stile, nelle pieghe delle correnti, in nome e per conto della sub stantia antimafia.
Nella stanza dei bottoni del partito, decine di militanti sono accalcati attorno al pc che raccoglie i dati e al tablet di Antonello Cracolici, compagno ormai stremato dalle telefonate che arrivano da tutte le sezioni siciliane al suo cellulare. Un passo più indietro, compassato come una sfinge siede Costantino Garraffa. All’altro lato del tavolo, con i gomiti poggiati in cerca di quell’appoggio che gli elettori le hanno consegnato in massa, c’è Caterina Chinnici. Non una parola dal magistrato, ma un sorriso appena accennato, che ha il sapore di un successo costruito con la dolcezza e senza scomporsi alle cattiverie altrui.
I giornalisti dell’ufficio stampa lavorano senza sosta e passano dati e inviano sms. I dirigenti del partito sono presenti al gran completo. Giovanni Fiandaca ha lasciato la segreteria poco dopo le due di mattina. I risultati li segue da casa. Raciti, as usual, si trincera dietro un no comment e rinvia alla conferenza stampa indetta per domattina. Ma gli scappa da ridere. Il vicesegretario Mila Spicola si autocensura. Era certa della vittoria e ha portato una bottiglia di champagne. Ma la controlla a vista per evitare che qualcuno avvii festeggiamenti. Nei corridoi della segreteria si pensa già al domani, ai nuovi equilibri interni, al rapporto con il governo regionale. Tutto rinviato a domattina, quando il Pd siciliano avrà portato a Bruxelles, con tutta probabilità, tre deputati nuovi di zecca. E da lassù, Rocco Chinnici ha un motivo per sorridere.