PALERMO – Diluire nel tempo il pagamento della Tares perché le famiglie palermitane non sono in grado di sostenere la gravosa sovrapposizione con la Tarsu 2012. È questa la proposta che il consigliere del Pd al Consiglio Comunale di Palermo, Rosario Filoramo, ha avanzato durante la discussione della delibera di giunta contenente le misure che piazza Pretoria intende adottare per rispondere ai rilievi in materia finanziaria sollevati dalla Corte dei Conti.
La proposta del democratico, inizialmente stralciata dalla discussione data l’urgenza di approvare il provvedimento all’ordine del giorno, ha preso campo nel corso della discussione con rilanci e controproposte da parte delle opposizioni, facendo riaffiorare, anche se con toni decisamente meno infuocati, le tensioni che hanno caratterizzato spiacevolmente le ultime sedute di Sala delle Lapidi. Tanto che l’assessore comunale al Bilancio, Luciano Abbonato, presente in aula, ha dovuto fare la voce grossa avvisando i consiglieri che “una discussione sulla Tares in questo momento rischia di ingenerare confusione nei cittadini che fra pochi giorni devono pagare la prima rata. Un ordine del giorno del genere – ha tuonato ancora l’assessore – è in controtendenza rispetto alla delibera sulla Corte dei Conti. Siamo uomini o caporali?”.
L’opposizione ha provato a forzare la mano ottenendo che si votasse un ordine del giorno sulla Tares ma la maggioranza del Movimento 139 ha fatto quadrato attorno alla linea dettata dall’amministrazione e l’ordine del giorno è stato bocciato. Già durante la sua relazione iniziale Abbonato aveva espresso in modo chiaro il suo pensiero in materia: “La Corte dei Conti ha censurato la dilazione nel tempo dei prelievi fiscali perché altera gli equilibri di bilancio. Nel 2013 dobbiamo ancora riscuotere la Tarsu 2012, che però doveva coprire, almeno nelle intenzioni, buona parte della spesa di gestione del ciclo dei rifiuti dello scorso anno. È una cadenza incompatibile con una sana gestione”. Senza contare che la stessa cosa potrebbe verificarsi anche per la Tares, che l’anno prossimo, se rateizzata, si affiancherebbe alla nuova Service Tax.
Di diverso parere Filoramo, principale promotore della rateazione della tassa sui rifiuti, per il quale “l’amministrazione non ha alcuna giustificazione plausibile per rinviare o eludere la possibilità di rateizzare la Tares anche nel 2014. Ad affermarlo con chiarezza è il Dipartimento Finanze del Ministero – ha spiegato il consigliere – con la risoluzione n. 9 del 9 settembre, in virtù della quale il nostro gruppo consiliare raccoglie le richieste provenienti da una parte consistente della popolazione palermitana in difficoltà economiche e ancora alle prese col pagamento delle rate 2012 della vecchia Tarsu. Chiedere che la Tares sia pagata adesso per intero – ha concluso il democratico – significa non avere contezza delle condizioni drammatiche in cui versa la città“.
La querelle, dunque, è destinata a trascinarsi anche nelle prossime sedute dell’assise, mentre i palermitani proprio in queste settimane si devono barcamenare tra le cartelle esattoriali della Tarsu e i bollettini della Tares senza avere ancora la piena certezza, di contro, di quello che sarà il regolamento di quest’anno. E che fra qualche mese potrebbe essere già da cestinare.