08 Gennaio 2024, 16:39
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PALERMO – Quando sono passati un’ora e venti minuti dalla mezzanotte del 9 gennaio, la seduta dell’Ars per il prosieguo dell’esame delle norme della Finanziaria non è ancora iniziata. Il governo ha trasmesso a maggioranza e opposizione il testo del maxi-emendamento che, secondo l’accordo di massima raggiunto, dovrebbe essere votato con le rimanenti norme della manovra e poi stralciato dal testo base per essere approvato in un ddl autonomo. “Siamo impegnati nel raggiungimento di un risultato importante: l’approvazione della Finanziaria nei tempi che ci eravamo prefissati”. Poche battute per il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, nei corridoi di Palazzo dei Normanni, nel pomeriggio dell’8 gennaio. A ora di cena l’annuncio del numero due di Sala d’Ercole, Nuccio di Paola: “Appuntamento alle 23 per dare il tempo alle forze politiche di esaminare il testo del maxi-emendamento”, ha spiegato ma la ripresa dell’aula appare ancora lontana.
In mattinata c’era stata la riunione in Torre Pisana tra governo, presidente dell’Ars e capigruppo di maggioranza e opposizione Il vertice ha dato la schiarita che si attendeva sul percorso da seguire per l’ok alla manovra: alla ripresa dei lavori l’ok agli ultimi articoli della Finanziaria rimasti in sospeso e il maxi-emendamento che diventerebbe così un ddl ad hoc, così come anticipato in mattinata.
Questa soluzione, avallata anche dagli uffici di Palazzo d’Orleans, consentirebbe alla Finanziaria una corsia più veloce per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale con i soli trenta articoli già esaminati. Unico ostacolo a questa road-map è il contenuto stesso del maxi-emendamento.
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08 Gennaio 2024, 16:39