PALERMO – Si apre uno spiraglio per i dipendenti della gioielleria Fiorentino. Un’altra azienda storica che sta provando a resistere alla crisi, pur costretta, dopo 123 anni di attività, a procedere al licenziamento collettivo di tutti e 46 i dipendenti per la chiusura dei punti vendita a Palermo e Trapani. La Uiltucs, tuttavia, propone una trasformazione dei contratti da full-time a part-time, per salvare almeno 26 lavoratori.
“Abbiamo proposto la trasformazione dei contratti da full-time a part-time per salvare almeno 26 lavoratori. La situazione è drammatica e ci sono ben poche alternative”: lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs, in merito alla vertenza della gioielleria Fiorentino, che ha proceduto al licenziamento collettivo di tutti e 46 i dipendenti per la chiusura dei punti vendita a Palermo e Trapani. Oggi si è tenuto l’esame congiunto e la Uiltucs ha avanzato all’azienda la proposta di rivedere la propria posizione e restare aperti col sacrifico dei lavoratori: “Da anni – spiega Flauto – i dipendenti utilizzano tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Adesso non resta che passare da full time a part time e cercare di ridurre il più possibile il numero dei licenziamenti. In questo modo salveremo 26 dipendenti. La situazione è drammatica- prosegue Flauto – l’azienda ha riscontrato perdite enormi, il settore va malissimo a causa della crisi, ma cercheremo di salvare quanti più posti di lavoro possibili”.