CATANIA – “Non mi convince come è stata gestita l’emergenza non soltanto da parte dalla Sac, ma anche da Enac, Enav e da mille rivoli di società di trasporto pubblico che stanno gestendo il trasferimento dei passeggeri da un punto all’altro dell’isola”. Lo ha detto Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito democratico, a margine dell’ispezione della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati nell’Aeroporto di Catania.
Fontarossa: situazione critica
A una settimana esatta dall’incendio che ha messo fuori uso il Terminal A dello scalo etneo, “la situazione resta critica e siamo molto preoccupati”, ha detto ancora l’esponente dem. Nessuna previsione sulla riapertura integrale della scalo: “Ci dicono di avere riaperto l’aeroporto con alcuni voli – ha aggiunto Barbagallo – cercheremo di capire dove sta la verità perché c’è un poco di confusione”
Intanto divampano le polemiche sulla gestione della crisi. Nella giornata di ieri si è consumata la disputata tra il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, e il governatore siciliano Renato Schifani. “Noi non partecipiamo agli scontri politici del centrodestra che, tra l’altro, sono all’ordine del giorno – ha affermato Barbagallo – l’idea è quella della solita corsa alla poltrona, della solita lottizzazione dei posti che è una specialità del centrodestra in Sicilia”.
Il Movimento cinque stelle tira in ballo le responsabilità politiche del governatore Schifani. “Le polemiche con esponenti dei partiti della sua maggioranza e con ministri, non servono a nulla e a nessuno. Semmai evidenziano le enormi crepe all’interno della maggioranza”, affermano le deputate regionali del M5s Martina Ardizzone e Stefania Campo dopo il sopralluogo a Fontanarossa.
Replicano dal partito di Meloni. “Non vogliamo fare né polemica né politica sulla vicenda che ha colpito lo scalo di Fontanarossa, ma è chiaro che bisognerà rivedere l’intera organizzazione del sistema aeroportuale siciliano”, ad affermarlo è la componente siciliana del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia Messina, Ciancitto e Longi.
Le voci dal Senato
Chiede una rapida soluzione della crisi, il vittoriese Salvo Sallemi, senatore di Fratelli d’Italia. E sottolinea: “Nell’emergenza, l’aeroporto di Comiso, ancora una volta, ha dato prova di essere hub nodale per il sistema trasporti del sud est”. Per questa ragione – dice ancora Sallemi – è lì che si deve investire per ampliarne tratte e orizzonti e su ciò tutto il territorio ibleo non arretrerà di un millimetro”.
Parla di “situazione sempre più insostenibile e surreale” la senatrice palermitana di Forza Italia, Daniela Ternullo. “Una vera e propria bomba a orologeria – ha detto ancora – che si riflette anche sugli altri scali siciliani”.
Ternullo fa il punto sui disagi che sta patendo, sull’altro versante dell’Isola, lo scalo Falcone-Borsellino. “Tra oggi e domani sono previsti 32 voli diretti da Catania all’aeroporto di Punta Raisi a Palermo – ha detto – Ecco perché come ha ribadito il ministro Urso, la situazione è intollerabile. Sac ed Enac dovrebbero dare risposte certe in merito a responsabilità circa la mancata programmazione e sulle carenti verifiche infrastrutturali”.
Salvini convoca il Tavolo
Arriva, intanto, l’iniziativa del vicepremier e ministro Matteo Salvini, che ha convocato per domani, martedì 25 luglio, un tavolo al Mit per affrontare il dossier dell’aeroporto di Catania. Sono stati invitati tutti i soggetti interessati. Così una nota del Mit.