Cronaca

Fucilate nell’agrumeto: i guardiani rinviati a giudizio

di

24 Marzo 2021, 22:05

2 min di lettura

SIRACUSA – La decisione è arrivata a tarda sera. Il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise di Siracusa si aprirà il processo a carico di Giuseppe Sallemi e Luciano Giammallaro accusati del duplice omicidio avvenuto la notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020 nelle campagne di Lentini. Il gup di Siracusa Francesco Alligo ha infatti rinviato a giudizio i due guardiani (Giammallaro in pensione, ndr) che hanno ucciso a fuciliate Agatino Saraniti, 19 anni, e Massimo Casella, 47 anni, e ferito Gregorio Signorelli. 

L’inchiesta, coordinata dal pm Andrea Palmieri, ha avuto un’importante svolta grazie al racconto di Signorelli che è stato interrogato dai poliziotti all’ospedale Garibaldi Centro. I tre sono partiti da Catania per ‘rubare’ arance da rivendere. Ma quando hanno finito di caricare gli agrumi in un furgoncino sarebbero stati bloccati da Sallemi e Giammallaro. Dopo sono partiti i colpi. Signorelli, quasi miracolato, è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto. Una corsa disperata da parte dei familiari che lo hanno trovato in mezzo agli aranceti e poi lo hanno trasportato in ospedale. 

Articoli Correlati

Nel corso dell’udienza preliminare si sono costituiti parte civile i familiari delle vittime assistiti dagli avvocati Fabio Presenti, Emilio La Ferrera, Pierpaolo Montalto, Rossana Scibetta, Emiliano Bordone, Barbara Ronsisvalle e Paola Lo Presti.  

Il dibattimento potrebbe riservare non pochi colpi di scena. Soprattutto per le dichiarazioni che ha rilasciato Sallemi, difeso dagli avvocati Ornella Valenti e Franco Passanisi, agli inquirenti. L’imputato infatti nel corso delle indagini preliminari ha chiesto al pm di essere nuovamente interrogato. L’imputato ha spiegato di non essere da solo quella notte. E che non sarebbe stato solo lui a sparare, ma anche Giammallaro, difeso dall’avvocato Pino Ragazzo. Inoltre sulla scena del crimine – secondo il racconto di Sallemi –  ci sarebbe stato anche il figlio del 70enne. Un elemento già emerso in diverse fasi dell’inchiesta. Vedremo se ci saranno novità, anche dal punto di vista investigativo. 

Pubblicato il

24 Marzo 2021, 22:05

Condividi sui social