PALERMO – Applausi e fuochi d’artificio per i cento anni di Procopio Di Maggio, l’ex capomafia di Cinisi, il paese di Peppino Impastato che si trova in provincia di Palermo. Una grande festa per l’anziano boss il 6 gennaio: il pranzo in un ristorante del piccolo centro con alcuni parenti e, per concludere, i botti, con una grande scritta luminosa col numero “100”. Il video è stato pubblicato sui social network da chi era presente quel giorno. (Clicca qui per vederlo).
Per molti si è trattato di uno schiaffo alla memoria delle vittime di mafia, compreso Impastato. Ma è anche stata violata l’ordinanza comunale che vietava, fino al 10 gennaio, i fuochi d’artificio e i botti in diversi comuni.
“Cinisi ha dimenticato e ignorato Di Maggio da tempo – dichiara il sindaco Giangiacomo Palazzolo – e visto che non è stata rispettata l’ordinanza sindacale, è stato sanzionato amministrativamente e denunciato penalmente per inosservanza del mio provvedimento. Cinisi non ha nulla a che vedere con lui e con la mafia, lo ha dimenticato. Questa è la comunità di Peppino Impastato, nonostante i tentativi della mafia di ribadire la propria presenza. Ripeto e ribadisco oggi più che mai le sue parole: “La mafia è una montagna di merda” e Di Maggio deve continuare ad essere dimenticato”.