E’ stata dichiarata fuori pericolo Maria Zafarana, la 52enne casalinga di Mazzarino accoltellata, ieri, per “motivi d’onore”, da Mariangela Azzolina, la giovane figlia del suo presunto amante, che resta in carcere, a Enna, con l’accusa di tentativo di omicidio, in attesa di essere interrogata dal gip del tribunale di Gela, domani alle 10,30.
La ragazza avrebbe trascorso la notte insonne, tra le lacrime, pentita per quello che ha fatto. Lo dice ai cronisti l’avvocato di fiducia della giovane disoccupata, Vincenzo Vitello, secondo il quale l’aggressione di ieri avrebbe numerosi e pesanti retroscena, che hanno sconvolto la vita della famiglia Azzolina.
La ragazza, infatti, ha raccontato che la tresca tra il proprio padre, Luigi, di 45 anni, bracciante precario della forestale, e la Zafarana andava avanti da almeno cinque anni, ma che negli ultimi mesi, la 52enne casalinga, nubile, avrebbe esercitato forti pressioni sull’uomo perché lasciasse moglie e figli e andasse a vivere con lei, per sempre.
L’ultima scenata, in ordine di tempo, sarebbe avvenuta in campagna, durante la gita fuori porta del primo maggio, quando la Zafarana (secondo la versione di Mariangela) si è recata nel podere degli Azzolina per portarsi via l’amante, sotto gli occhi di tutti. Una sfida che avrebbe alimentato l’odio di Mariangela per lei. Le due donne, ieri, si sarebbero incontrate in piazza per caso e ne sarebbe nato l’ennesimo diverbio a distanza, con Maria Zafarana che, entrando nel negozio di scarpe della propria amica, si sarebbe girata alzando la mano all’indirizzo di Mariangela e mostrando il dito medio teso.
La ragazza, che non spiega però per quale motivo portasse un coltello a serramanico in tasca, avrebbe reagito invitando la sua “nemica” a uscire. Quindi l’aggressione e il ferimento con numerosi fendenti che hanno raggiunto la casalinga in più parti del corpo, arrivando a perforare un polmone. Un tabaccaio che ha il negozio vicino e un passante l’hanno bloccata appena in tempo. Poi l’arrivo dei carabinieri e l’arresto.