Inchiesta sui furbetti del contatore |”Ecco chi rubava la luce in città”

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28 Aprile 2015, 05:45

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PALERMO – Rischia di diventare il maxi processo ai “furbetti” del contatore. Centotrentatré persone hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Secondo i pubblici ministeri, tutti meritano di essere processati e presto partirà una richiesta di rinvio a giudizio. Dal bar Dolcissimo al cinema Metropolitan, dal pub Santa Monica al campeggio di Termini Imerese, a decine di abitazioni private: in tanti avrebbero fatto crollare con il trucco i costi della bolletta Enel.

In città si era sparsa la voce e c’era un gran viavai per richiedere i servizi di Lino Caruso, l’uomo capace di manipolare i contatori nel suo laboratorio a Borgo Nuovo. Sarebbe stato in grado di intervenire sui contatori ottenendo una regressione dei consumi già registrati oppure facendo in modo che conteggiassero kilowatt in meno. Oppure – terza possibilità – i contatori giravano a rilento perché vi veniva piazzato sopra un potente magnete.

Altri personaggi chiave dell’inchiesta sarebbero Giovanni Mirabile, ex dipendente Enel licenziato, e Gaetano Messina cui sarebbe spettato il compito di fare da intermediari fra fra Caruso e i clienti suddivisi per zone. Mirabile si sarebbe occupato della parte Ovest della città fino ai paesi della provincia: viale Strasburgo, via San Lorenzo, Tommaso Natale, Carini, Villagrazia di Carini, Terrasini. Sotto la competenza di Messina, invece, sarebbero state le zone di Mondello, Vergine Maria e via dei Cantieri. Nella parte Est di Palermo (corso dei Mille, Bonagia, Brancaccio, Falsomiele ma anche Monreale e San Martino delle Scale) avrebbero agito Benedetto Sarrica, Giuseppe Alfano e Alessio Garofalo, tutti dipendenti della Soigea, impresa mandataria di Enel Distrbuzione spa. A completare i quadri operativi ci sarebbero i nomi di Vincenzo Scibona, Antonio Mazzamuto, Vincenzo e Ferdinando Bellante. I Bellante sono titolari di una ditta di impianti elettrici. Il modus operandi era ripetitivo: i contatori venivano prelevati a domicilio, manipolati nel magazzino e riposizionati nelle attività commerciali o nelle abitazioni private.

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Gli agenti della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile sono partiti dalle denunce presentate dall’Enel – l’azienda si costituirà parte civile in un eventuale processo con l’assistenza dell’avvocato Massimo Motisi – che si accorse delle anomalie nei consumi di alcune utenze commerciali. E iniziarono a piovere le denunce tanto che è stato necessario affidare le indagini ad un pool formato dai pubblici ministeri Maurizio Agnello, Renza Cescon e Gaetano Guardì, coordinati dall’aggiunto Claudio Corselli.

Il risultato di mesi di lavoro, in collaborazione con gli esperti Enel, e non è detto che non ci siano ulteriori risvolti, è l’avviso di conclusione delle indagini notificato agli indagati. Ecco l’elenco dei commercianti coinvolti, non sempre è stato possibile quantificare il danno subito dall’Enel nonostante sarebbero state riscontrate le manomissioni: Giuseppe La Rocca e Giuseppe Lo Cascio, rispettivamente ex socio e presidente del consiglio di amministrazione dell’”Antica pasticceria Bristol (dall’agosto 2011 al maggio 2012 avrebbe risparmiato 60 mila euro di bolletta); Alfonso Lo Cascio, titolare del Santa Monica Pub di via Enrico Parisi (non è stato quantificato il danno che riguarda cinque mesi del 2010 e un mese del 2012); Francesco Biondo (legale rappresentante del bar Dolcissimo (in 33 mesi, ottobre 2009-maggio 2012 – avrebbe abbattuto i costi di 117 mila euro); Giorgio Massei (amministratore della Toda Shopping che gestisce il supermercato Gisa di via dei Nebrodi (in 15 mesi, febbraio 2011-maggio 2012, costi abbattuti di 23 mila euro); Tommaso Pavone e Barbara Binasco, gestore del bar Albatros (700 euro di taglio alla bolletta Enel fra febbraio e maggio 2012); Rita Gaetana Ferrara, titolare del “Bar Valdesi” (avrebbe risparmiato in maniera fraudolenta 40 mila euro di energia elettrica dal settembre 2010 al maggio 2012); Ugo Caravalla, gestore di fatto della Cr Ceramiche (glie viene contestato un abbattimento dei consumi pari a 25 mila euro in nove mesi del 2012); Andrea Benfante, legale rappresentante della Sabec snc che gestiva il ristorante “Milano Bistrot” di via Nuova; Lorenzo Guddo, legale rappresentante del bar pasticceria Mediatrice (avrebbe provocato all’Enel un danno di 42 mila euro tra giugno 2010 e maggio 2012); Pietro Tirenna, titolare de “Il fornaio snc di Tirenna Pietro” che gestisce il “Bar Squisito” di viale Strasburgo; (89 mila euro di tagli alla bolletta Enel negli anni 2010-2012); Salvatore Graziano (amministratore unico della società Torre Battilamano che gestisce un campeggio a Termini Imerese), Angelo Rizzuto (gestore di una sala giochi in via del Cigno) e Pietro Carrozza (dipendente Enel); Lorenzo La Rosa (intestatario di un contratto a Carini che avrebbe risparmiato 1100 euro, pari al 99 per cento dei consumi); Loredana Giambruno (la manipolazione riguarderebbe il contatore era intestato alla pescheria di Vito Caruso ma era installato in un’abitazione di Carini); Nicolò Failla (gestore dell’Oleificio Failla srl); Biagio Conciauro del negozio Fantastidea; Fabrizio Migliarba, gestore della sala ricevimenti Villa Inserra; Antonino Di Patti, socio della Karisma srl e gestore del cinema Metropolitan (avrebbe manipolato il contatore in sei occasioni fra il 2010 e il 2011 ma il risparmio energetico non è stato quantificato); Antonina Sgroi e Pietro Grigoli gestori di un negozio di frutta e verdura a Carini.

Questi, invece, i residenti di abitazioni private: Daniele Albamonte (tra aprile 2009 e febbraio 2014 avrebbe “risparmiato” 7 mila euro di energia elettrica pari al 70 per cento dei consumi reali), Antonino Guida, Giovanni Mirabile (residente a Isola delle Femmine), Antonino Amato, Ignazia Buscemi, Filippo Pecoraro e Caterina Armetta (residenti a Carini); Giuseppe Cangialosi, Bagio Conciauro, Matteo Palazzolo (residente a Carini), Angelo Concialdi (Misilmeri), Giosuè Amato e Rosaria Caruso (Carini); Vincenzo Marchese e Giuseppe Scibona (Ficarazzi); Gaetano Messina e Vincenzo Montalto; Agostino Mineo e Giuseppe Scibona (Bagheria); Pietro Briolotta e Salvatore Faraci; Giovanna Currò (Carini), Francesco Ciprì, Emanuele Lo Iacono, Salvatore Alamia, Vincenzo Salvatore Scibona, Salvatore Agnello, Antonino D’Angelo, Vincenzo Oliveri; Santi D’Aleo e Rosario De Luca (240 euro di risparmio), Maria Di Cofano (120 euro), Domenico Giovanni Greco, Andrea Cusimano (Termini Imerese); Antonino Orlando e Rosaria Sammaritano; Angela Benincasa (Trabia), Angelo Rizzuto, Giuseppe Cusimano e Salvatore La Greca (Carini); Pietro Guarraia (Altofonte), Giuseppa Milazzo (intestataria di un’utenza a Casteldaccia); Francesca e Maria Giangrasso (Casteldaccia); Vincenzo Alamia e Salvatore Taormina (Carini); Francesco Crisci e Giuseppa Sampino, Antonina Li Causi, Benito Milazzo e Anna Maria Micena, Emmanuele Bonadonna (Belmonte Mezzagno), Rita Calabrese, Petro Briolotta e Angela Motisi, Glady’s Igbibosun, Barbara Fiebig (San Cipirello), Domenico Di Maggio, Rosaria Di Maggio, Sebastiano Cottone, Marcello Palazzolo e Francesco Ciprì, Francesco Seidita, Antonia Caltagirone e Rosario Seidita; Giuseppa Sciortino, Maria Grazia Zangara, Saverio Leto, Giuseppe Romeo, Carlo La Cara, Rosaria Comito, Cosima Gambino, Benedetto Marsala, Francesco Sala, Massimo Rosario Puglisi, Biagio Amodeo, Carmelo Milani, Antonino Corsino, Giuseppa Baiamonte, Giovanni Girgenti, Riccartdi Caltagirone, Vincenzo Russo, Giampiero Amato, Giuseppina Buzzetta, Roberto Cerreoni, Marcello Fecarotta, Biagio Amodeo, Gigliemo Tusa, Andrea Benfante, Antonio Russo, Elvira De Troia, Maurizio Molinaro, Francesco Di Noto, Milena Girgenti; Antonina Sgroi e Pietro Grigoli (Carini); Antonio Maltese, Rosa Curallo, Franco Galati, Ferdinando Chiaramonte, Ludovico e Gaetano Sposito, Maria Polizzotto, Giuseppe Tirenna.

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28 Aprile 2015, 05:45

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