Gaetano Galvagno, l'indagine e la politica

Il caso Galvagno, l’indagine sull”enfant prodige’ della politica

Il presidente dell'Ars, l'inchiesta e i calcoli politici

Il punto, intanto, è politico. Mentre la cronaca giudiziaria offre le notizie disponibili circa l’indagine sul presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, qualcuno – c’è da scommettersi – avrà già tirato fuori da un cassetto il pallottoliere e si sarà messo a fare i conti.

Quanto può ‘valere’ il peso di questa inchiesta sul consenso e sulla carriera di un astro nascente, di un ‘enfant prodige’ della politica siciliana?

L”enfant prodige’ della politica siciliana

Che Gaetano Galvagno sia un ‘enfant prodige’, cioè una figura che, nonostante la giovane età, ha già messo a frutto i suoi talenti politici, appare di cristallina evidenza.

Presidente del cosiddetto ‘Parlamento più antico del mondo’ a quarant’anni, con una prospettiva di ulteriore consolidamento e un nutrito elettorato: tutti ottimi auspici personali. Ora, però, sottomessi all’eco di un’inchiesta, prima ancora dei suoi sviluppi concreti.

Galvagno è indagato a Palermo con l’ipotesi di corruzione. Secondo le accuse trapelate, avrebbe fatto in modo che venissero assegnati fondi, nel dicembre 2023, a due imprenditori che in cambio avrebbero dato incarichi a suoi collaboratori.

“Chi riveste ruoli di responsabilità – ha detto il presidente dell’Ars, commentando – è chiamato più di chiunque a dare spiegazioni del proprio operato ed è giusto che si sottoponga con serietà ad ogni analisi della propria attività istituzionale”. 

Non è mancato il sostegno del presidente della Regione, Renato Schifani: “Avendo avuto modo, in questi anni, di apprezzarne la correttezza, il rigore morale e la trasparenza nell’azione pubblica, sono certo che il presidente dell’Ars Galvagno saprà chiarire al più presto le contestazioni che, ad oggi, risultano semplicemente oggetto di indagine”.

Il peso di un’inchiesta

Com’è, osservato da vicino, Gaetano Galvagno che ha festeggiato, nel febbraio scorso, i suoi primi quarant’anni? Verosimilmente un politico accorto, con una discreta dose d’esperienza: uno in grado di misurare il passo nei gesti e nelle parole.

Capace di governare, con pacatezza, le turbolenze parlamentari. Deciso nel tracciare una linea di comportamento ideale: “I politici, talvolta, sono considerati ladri e banditi a prescindere – disse a chi scrive nel corso di una intervista -. Io provo a cambiare le cose. Certo, provarci non significa per forza riuscirci”.

La sua ascesa deve affrontare un’inchiesta giudiziaria. Che darà risposte verificate, nel tempo, rammentando sempre la differenza tra indagini e sentenze. Il clamore immediato è, tuttavia, inevitabile. Chissà quanti saranno quelli che hanno già tirato fuori dal cassetto un immaginario pallottoliere…


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