PALERMO – Colpo di scena nella vicenda gazebo. La Procura ha infatti ordinato il dissequestro della struttura de “La Braciera” di via San Lorenzo, a cui invece i vigili urbani avevano posto i sigilli mercoledì 29 gennaio nell’ambito dei controlli predisposti da via Dogali in seguito alla scadenza dell’ultima proroga. Il pubblico ministero, in pratica, sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione del 2013, ha stabilito che non si può procedere sul piano penale perché l’esercente era stato precedentemente autorizzato.
In poche parole, il titolare dovrà sì pagare la multa di 468 euro, chiudere per cinque giorni e provvedere a smontare il gazebo, ma visto che era stato in un primo momento autorizzato e si è macchiato solo della colpa di non aver avuto rinnovato il permesso, cioè di un mancato adeguamento (senza alcuna arbitrarietà nell’occupazione del suolo pubblico), non commette un reato penale e quindi può evitarsi il processo e la condanna. Un’interpretazione che rappresenta in qualche modo una novità e che potrebbe aprire la strada alle istanze di altri esercenti che sono nelle stesso condizioni. In questi dieci giorni, oltre a via San Lorenzo, altri due gazebo erano stati sequestrati e potrebbero ora vedersi tolti i sigilli.
La valutazione dovrà avvenire caso per caso e comunque, chi non è mai stato autorizzato, dovrà rispondere anche sul piano penale dell’occupazione abusiva, ma la decisione del pm potrebbe portare l’amministrazione a rivedere la pratica dei sequestri.
