Gesip, occupata la sede |Sciopero della fame degli operai

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27 Febbraio 2013, 12:12

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PALERMO –  E’ sempre alta la tensione sul fronte Gesip. Stamattina un gruppo di operai ha occupato la sede di via Maggiore Toselli iniziando lo sciopero della fame. Gli operai si sono barricati negli uffici e non intendono uscire se prima non riceveranno “la retribuzione completa di gennaio e febbraio. E dal primo marzo – affermano i dipendenti della Partecipata – diremo anche agli altri operai di venire qui a prendere la presenza lavorativa. Resisteremo a oltranza. Il sindaco deve trovare il coraggio di licenziarci, così potremo cercare un altro lavoro”.

“Siamo stanchi di tavoli e tavolini, sono falliti anche i falegnami – dice Gioacchino Tortorici, uno dei lavoratori della Gesip –. Devono ancora pagarci la cassa integrazione di gennaio, il bonifico di dicembre ce l’hanno versato soltanto il 24 gennaio. Ma a noi la Cig non basta più per vivere. Noi vogliamo la retribuzione completa dei primi due mesi dell’anno. La soluzione degli ammortizzatori sociali non è praticabile – continua Tortorici – finchè la direttiva ministeriale non viene revisionata. Cosa che, tra l’altro, dovrebbe riguardare non solo la Gesip ma tutte le Partecipate pubbliche, aprendo una maglia che non si capisce bene quali dimensioni possa assumere. Non credo che un governo in scadenza si prenderà una responsabilità simile”.

Per riuscire a trovare i fondi per lo stipendio di gennaio e febbraio i dipendenti della Gesip puntano essenzialmente sui due decreti ingiuntivi vinti dalla Partecipata, presentati a suo tempo dall’ex liquidatore Giovanni La Bianca: uno da 4,2 milioni e uno da 5 milioni, dei quali 1,2 da versare subito. Ma Palazzo delle Aquile ha dato mandato all’Avvocatura comunale di opporsi ai decreti del Tribunale e dunque su questo fronte la situazione è ancora in stallo. “E allora perché ci sono impiegati del settore amministrativo che non hanno mai smesso di venire qui in sede a lavorare?”, si chiede Antonino Mercante, un altro dipendente, agitando il foglio delle presenze lavorative. “Questi impiegati dieci giorni fa hanno ricevuto un acconto di 74 mila euro proveniente dal fondo cassa della Gesip – sostiene Tortorici – e adesso continuano a lavorare sulla promessa di essere pagati dal momento in cui l’azienda dovesse vincere sui decreti ingiuntivi. Perchè loro vengono regolarmente stipendiati?”. A detta degli operai, inoltre, ci sarebbe “una serie di fatture, trovate dal liquidatore Caiozzo, inevase dal Comune. Anche quelle potrebbero contribuire a darci un po’ di respiro”.

Contattato telefonicamente, il liquidatore Giuseppe Caiozzo conferma l’esistenza “di diverse fatture contestate. Si tratta di fatture di servizi che si presume non pagati. Si è già concordata la convocazione di un tavolo tecnico per capire quali di queste fatture sono valide e quali non sono contestate nè contestabili. E che il Comune dovrà dunque pagare. Mi sono ritrovato con servizi non pagati dal 2005, 2006 e 2007”. E per quanto riguarda gli amministrativi ancora in servizio, Caiozzo spiega che “ho già spiegato ai sindacati e ai lavoratori che gli amministrativi sono necessari per elaborare i Cud e per tutte le alter scadenze e incombenze indispensabili. Io credo che questa situazione si sbloccherà, anche se non posso fare ipotesi sui tempi”.

“Non ce la facciamo più, io ho un figlio che va all’università e un altro disabile – afferma Giuseppe Milazzo –. L’altro giorno una finanziaria ha pignorato a mio figlio, disabile, la televisione e la consolle”. “Io vivo in un magazzino senza luce all’Albergheria – dice Salvatore Rizzuto –, la sera ci facciamo luce con le torce. Sono cieco da un occhio, non ho neanche i soldi per comprare le medicine”. “Per mangiare devo farmi prestare i soldi – grida disperata Rosa Boscarino –. Io ho il diabete, mio marito ha avuto un ictus. Mi hanno tagliato la luce e l’acqua”.

Per Piero Giannotta della Cisal “se l’intenzione del sindaco è quella di convocarci per l’ennesima volta per parlarci di tavoli romani e per scaricare la responsabilità su soggetti terzi, può anche lasciar perdere. Gli attori principali di questa vertenza non sono il Ministero, i sindacati o la Regione. Il protagonista è soltanto Orlando. O ci attiviamo con le risorse presenti sul territorio oppure il sindaco prenda decisioni drastiche, anche il licenziamento. Ma basta con questi balletti”.

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I dipendenti che hanno occupato la sede di via Maggiore Toselli si dicono intenzionati a non andarsene “finché la situazione non sarà sbloccata e non riceveremo quantomeno il bonifico della Cigd”. Al momento è in corso un incontro con il sindacalista della Ugl Salvo Barone e il liquidatore della Gesip Servizi Gaspare Ferro.

Il sindaco Leoluca Orlando, con una nota ufficiale inviata nel primo pomeriggio, ha convocato le organizzazioni sindacali della Gesip per il tavolo tecnico sul piano di impiego dei lavoratori che si svolgerà domani alle 15 a Palazzo Galletti.

Contemporaneamente il Sindaco ha inviato al Presidente della Regione, On. Rosario Crocetta, una nota nella quale, così come concordato nell’incontro svoltosi a Roma martedì con l’Inps, ha chiesto che sia formulato uno specifico quesito allo stesso Istituto sulla applicabilità della cassa integrazione in deroga per la Gesip.

“Il ministro aveva concordato, con Crocetta e Orlando un incontro per ieri ieri – dice Salvo Barone di Asia – l’altro ieri il Sindaco ha fatto avere al Ministro e fatto avere a Crocetta il piano molto dettagliato secondo indicazioni emerse nell’incontro con il Ministro e l’Inps giorno 6 e concordato con tutte le OOSS il giorno 11 e confrontato tra Orlando e Crocetta il 21 febbraio. Il Sindaco era gia’ a Roma con Lapiana e Abbonato quando il Ministro ha annullato l’incontro avendo saputo che Crocetta non avrebbe partecipato all’incontro che egli stesso aveva concordato per martedì.In ogni caso i rappresentanti del comune ieri hanno parlato con la Mancini e hanno incontrato – incontro assai interessante- il Direttore Generale Inps in merito al dettaglio di interventi per diritti dei lavoratori e servizi alla città. Nonostante il palese impegno di Orlando necessita la sottoscrizione di un accordo tra stato, regione, comune e Inps per il quale abbiamo chiesto al ministero di attivarsi con la massima celerita’. Non conosciamo le motivazioni che hanno impedito al Presidente Crocetta di essere presente a Roma, ma obiettivamente gia’ e’ la terza volta in un mese che non va all’incontro per Gesip e non solo… nell’accordo quadro per la concessione della cassa in deroga ci hanno pure esclusi tra gli aventi diritto. Adesso abbiamo chiesto al dr. Ferro di interlocuire con il Sindaco per sollecitare Crocetta e dare una disponibilita’ immediata alla Fornero per sottoscrivere il tanto atteso accordo. I lavoratori sono giustamente esasperati e bisogna conoscere le sorti dei lavoratori nel piu’ breve tempo possibile”.

 

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27 Febbraio 2013, 12:12

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