PALERMO – È finito in carcere per la detenzione e il porto abusivo di una pistola clandestina, ma è sui 120 mila euro che aveva con sé in auto che si concentrano gli investigatori. Alessandro La Marca li aveva nascosti in un vano ricavato in una Fiat Panda presa a noleggio.
L’ipotesi privilegiata è che si possa trattare di soldi della droga. L’incasso di una consegna andata a buon fine? Se così fosse ci sarebbe un canale attivo fra Roma – La Marca è nato a Nettuno e risiede ad Ardea – e Palermo che va ricostruito.
Un canale che serve a soddisfare una domanda in continua crescita. A Palermo arrivano più di dieci chili di cocaina al mese. Un quantitativo che va raddoppiato se si sommano gli altri tipi di stupefacenti consumati in città.
Qualche mese fa era emersa una rete di traffici che dalla Vucciria, mercato storico della vecchia Palermo, arrivava nei salotti romani. In questo caso il percorso sarebbe inverso. Qual è la zona dove sarebbe avvenuta la consegna? Su questo stanno lavorando la Procura e la squadra mobile.
I poliziotti non si erano appostati in via dell’Orsa Minore per caso. Vanno ricostruiti e mappati i suoi spostamenti e i suoi contatti, e le eventuali tappe intermedie prima di arrivare a Palermo. Dove, anche questo va verificato, potrebbe avere avuto più di un incontro.