Palermo

Giron: “Palermo una realtà mai vista prima. Tutto sul mio ruolo”

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20 Luglio 2021, 20:22

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Maxime Giron, terzino del Palermo arrivato ad inizio del mese corrente, è alla sua prima esperienza con la maglia rosanero. Dal ritiro di San Gregorio Magno, dove il club rosanero sta preparndo la prossima stagione di Serie C, il difensore è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sua nuova esperienza nel capoluogo siciliano.

“Quando sono arrivato qua è stato una roba pazzesca, una dimensione che non avevo mai visto da nessuna parte. La prima settimana è stata più di ‘messa in moto’, in questi ultimi due giorni stiamo lavorando davvero tanto. Rispetto all’anno scorso cambiano gli obiettivi, l’anno scorso lottavamo per non retrocedere mentre quest’anno gli obiettivi sono cambiati. La mia idea è quella di mettermi a disposizione del mister e farò di tutto per meritarmi questa maglia, qua mi sento un privilegiato e farò di tutto per meritarla”.

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Il francese ha parlato anche della sua carriera: “Io sono arrivato in Italia otto anni fa. Dovevo firmare con il Parma in Primavera, poi per vari motivi sono andato a giocare in Serie D con il Montechiari. La mia prima esperienza da professionista l’ho avuta ad Avellino nel 2015 e proprio con il Palermo ho fatto la mia prima partita in Coppa Italia quando perdemmo 1-0. Già lì fu un’esperienza bellissima che mi sono portato negli anni. Il primo impatto con il caldo della città è stato micidiale, io venivo dalla Francia, in montagna, dove c’erano 11 gradi. Ci vuole un po’ per abituarsi al caldo e all’umidità. Ho avuto il tempo di andare anche Mondello, parliamo di un’altra realtà”.

Il classe 1994 ha poi specificato il suo ruolo in campo: “L’anno scorso ho fatto metà campionato terzino e metà ho giocato come quinto di centrocampo, quando è arrivato il nuovo allenatore, quindi non ho preferenze. Mi trovo bene sia a quattro, sia come quinto. Bucaro? Non abbiamo parlato dopo il mio trasferimento a Palermo, ho saputo da altri che questa era una piazza importante e un’altra dimensione. All’andata a Bisceglie non avevano giocato bene i rosanero, mentre al ritorno la squadra era organizzata bene e ci avevano schiacciato dietro. Fino ad ora abbiamo fatto poco, due giorni di vero lavoro, ancora non abbiamo fatto tanto. Mi piace vedere giocare Marcelo, ma non direi che mi ispiro a lui”.

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20 Luglio 2021, 20:22

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