11 Febbraio 2022, 13:29
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I magistrati che hanno ricoperto cariche politiche elettive a qualsiasi livello, al termine del mandato “sono collocati in posizione di fuori ruolo presso il ministero di appartenenza oppure, per i magistrati amministrativi e contabili, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ovvero sono destinati ad attività non direttamente giurisdizionali, né giudicanti né requirenti”. Lo prevede la bozza della riforma del Csm all’esame del Consiglio dei ministri, iniziato in tarda mattinata dopo un vertice fra Draghi, Cartabia e i capi delegazione dei partiti.
Chi avrà avuto incarichi di governo o nei ministeri, o si sarà candidato in politica senza essere eletto, per 3 anni non potrà svolgere funzioni giurisdizionali.
Per l’elezione al Csm, niente liste ma candidature individuali e un sistema elettorale misto basato su collegi binominali.
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11 Febbraio 2022, 13:29