PALERMO – Autobus controllati a distanza e in tempo reale, così da capire quanto manca all’arrivo alla fermata o da riprogrammare il percorso in caso di ingorghi del traffico. A Palermo arriva il così detto “telecontrollo” dei mezzi pubblici grazie a una piattaforma che la Sispi, su indicazione del Comune, realizzerà con quasi 4,8 milioni di euro messi a disposizione dal Pon Metro.
La piattaforma si chiama “City Compass” e coniugherà le tecnologie Ict e Its (Information and communications technology e Intelligent transport system) per tracciare e fornire informazioni su tutta la flotta degli autobus dell’Amat, peraltro recentemente rinnovata con nuovi mezzi. Il progetto (Piattaforma Integrata di Infomobilità – Piim) in realtà comprende anche molto altro: gli autobus saranno infatti dotati di alcuni computer di bordo, sistemi Gps di localizzazione e tecnologie per comunicare con la centrale di controllo, mentre in alcune fermate verranno installati i pannelli per l’infomobilità, ossia le pensiline che indicano quanto manca all’arrivo dell’autobus.
Il progetto, finanziato con il Pon Metro e quindi con fondi europei, sarà realizzato dalla Sispi a cui la giunta lo ha affidato con un atto di indirizzo, seguito da una determina dirigenziale che ha autorizzato la spesa, anche se adesso manca l’affidamento formale. “Si tratta di un progetto molto articolato che prevede una componentistica e software specialistici per i quali vanno espletate alcune gare – spiegano da Sispi – Noi ci occuperemo di integrare i sistemi e già da tempo lavoriamo con Amat per le specifiche del sistema. Se tutto va per il verso giunto, una volta formalizzato l’affidamento ci vorrà un anno circa per avere i primi autobus dotati delle nuove tecnologie”.
La nuova piattaforma consentirà anche di far funzionare al meglio le App che già oggi danno indicazioni sui tempi di attesa e percorrenza delle linee, ma in generale di garantire informazioni precise e in tempo reale tramite Sms, applicazioni per smartphone, messaggistica istantanea o portali specializzati, per non parlare degli Open Data che ne deriveranno. Il progetto verrà finanziato con 4,8 milioni di cui 1,5 milioni per la piattaforma, 2,9 per l’infrastruttura di bordo e 300 mila euro per i pannelli destinati all’informazione dinamica. Una centrale di controllo monitorerà tutti i mezzi in viaggio e, in base alla criticità come incidenti o ingorghi, potrà agire in tempo reale e correre ai ripari.
“Oltre a conoscere in tempo reale i tempi d’attesa dell’intera flotta di autobus che circolano in città – dice Michele Cimino, amministratore unico di Amat – il progetto di telecontrollo servirà a monitorare determinati parametri tecnici che indicano lo stato di salute del mezzo. Inoltre tutti i metadati forniti dal sistema, che saranno accessibili alla cittadinanza, potranno essere utilizzati in piena libertà dagli sviluppatori di applicazioni. I cittadini, insomma, avranno tutti gli elementi per poter pianificare un tragitto, preferendo i mezzi pubblici all’auto”.
Il nuovo sistema, applicato a tutti e 403 autobus della flotta, consentirà anche di storicizzare i dati e di acquisire informazioni anche sullo stato di salute dei mezzi, così da programmare eventuali interventi di manutenzione. “Grazie all’innovazione tecnologica il trasporto pubblico diventa realmente conveniente rispetto al mezzo privato – dice l’assessore in pectore alla Mobilità, Giusto Catania – Con il telecontrollo i cittadini potranno interagire con la rete, pianificare e organizzare gli spostamenti, scegliere a quale fermata attendere l’autobus, o come sfruttare al meglio le coincidenze fra tram e bus”.
In realtà Amat, che percorre 11,5 milioni di chilometri l’anno su 61 linee, punta anche più in alto. Agli 89 autobus nuovi già in circolazione entro dicembre dovrebbero aggiungersene altri 139, tutti destinati a essere telecontrollati, anche se la vera sfida è la lotta ai “furbetti” che non comprano il biglietto: per questo l’azienda di via Roccazzo ha già allo studio nuovi sistemi tecnologici per contare quante persone effettivamente viaggiano sui mezzi e in un futuro non troppo lontano chiederà anche a chi ha l’abbonamento di segnalare la propria presenza, “strisciando” il tagliando sulla macchinetta.