Toccherà a Corrado Vergara, docente della facoltà di economia a Palermo, valutare se esistano o meno le “prospettive di riequilibro economico dell’attività” necessarie per ammettere la Migliore spa all’amministrazione straordinaria. Nominato commissario giudiziale dalla sezione fallimentare del tribunale di Palermo, Vergara di fatto dovrà, entro la prima settimana di luglio, decretare se effettivamente ci siano i presupposti per tenere in vita il marchio e l’azienda. In caso di parere positivo, il procedimento potrà continuare e saranno nominati uno o più commissari straordinari. Al contrario, il tribunale pronuncerà il fallimento.
“L’amministrazione straordinaria – afferma Mimma Calabrò, segretario regionale della Fisascat Cisl – è l’unica possibilità di salvaguardare i lavoratori che solo così possono restare legati all’azienda”. Solo con il commissariamento, infatti, Grande Migliore potrebbe avere qualche possibilità di mantenere il marchio anche se l’azienda venisse acquisita e i lavoratori potrebbero così essere riassorbiti. Cosa che invece non potrebbe mai avvenire in caso di fallimento.
L’amministrazione straordinaria, infatti, spiegano gli avvocati del Gruppo, Alberto Stagno d’Alcontres e Andrea Vincenti, “mira al recupero e al risanamento delle imprese che si trovano in uno stato di insolvenza, per evitare proprio la dispersione del patrimonio aziendale e la perdita di un gran numero di posti di lavoro. Cosa che non capita con altre procedure concorsuali come il fallimento”. Una speranza accolta con ottimismo dai 269 lavoratori del Gruppo distribuiti tra Palermo, Trapani e Capaci, che intanto hanno incassato il via libera del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla Cassa integrazione guadagni straordinaria.