I 5 Stelle, l’autosospensione |e le dimissioni solo per gli altri

di

19 Aprile 2017, 19:18

1 min di lettura

Riassumendo, i grillini palermitani finiti nella bufera delle “firme false”, o presunte tali, dopo essersi autosospesi dal Movimento, hanno fatto altrettanto per il gruppo. Cioè, hanno lasciato il gruppo pentastellato di Montecitorio per approdare al Misto. Un passaggio che segue alla presa di posizione interna al movimento per cacciare dal gruppo Di Vita, Mannino e Nuti. Non ci si è arrivati. Provvidenziale fu l’autosospensione. Che non vuol dire, si badi, dimissioni. Quelle, i grillini le chiedono spesso e volentieri a gran voce, a ritmo di “o-ne-stà, o-ne-stà”, quando nelle peste finiscono gli altri anche con un mezzo avviso di garanzia o magari uno sputtanamento da intercettazione senza rilievo penale. Ma questa è storia nota ormai per i 5 Stelle. Garantisti allo specchio, forcaioli al balcone. Vedi alla voce Roma. Ai pentastellati basta un’autosospensione, farsi più in là da un gruppo all’altro in attesa di far valere – ribadiscono oggi – le proprie ragioni nel processo. Sacrosanto principio, sia chiaro. Tanto più se valesse per tutti. Ma si sa, tutti i cittadini sono uguali nel fantastico mondo di Beppe. Ma alcuni sono più uguali degli altri.

Articoli Correlati

Pubblicato il

19 Aprile 2017, 19:18

Condividi sui social