PALERMO – “I costi di smaltimento della discarica di Bellolampo sono frutto di elaborazioni coerenti con i decreti emanati in questa materia dalla Regione, pertanto se qualche lieve maggiorazione dei costi viene riscontrata, ciò deriva da prescrizioni impartite dagli organi di controllo e dalla Regione (capping e smaltimento del percolato), che si riscontrano solo nel caso della discarica di Bellolampo e non anche per altre discariche delle Sicilia (prima fra tutte quella privata di Siculiana) le quali, pertanto, possono applicare tariffe più basse”. È quanto afferma l’assessore all’Ambiente di Palermo Sergio Marino.
“Più volte è stato chiesto formalmente da Rap di allineare le prescrizioni di tutte le discariche della Sicilia, ma senza alcun esito” prosegue Marino. Che per quanto riguarda l’impianto TMB, spiega che “si sono riscontrate carenze e ritardi nella fase di avvio gestionale a causa di errori progettuali (riconducibili unicamente alla stazione appaltante e cioè alla Regione) da cui sono derivate complicazioni che impegnano Rap al loro superamento con iniziative straordinarie. Basti pensare alla ‘dimenticanza’ dell’affidamento alla ditta esecutrice della gestione iniziale dell’impianto (come avviene in tutto il mondo per impianti e appalti simili) che avrebbe consentito di accelerare i tempi dell’entrata a pieno regime”.
“Possiamo rassicurare il Presidente Crocetta e la Regione – conclude Marino – che, nonostante si sia scelto di imporre il raggiungimento di obiettivi significativi in un mese di particolare criticità quale quello di agosto, il Comune di Palermo sarà in condizione di rispettare i pur gravosi limiti ed obiettivi stabiliti nella recente ordinanza della Regione”.