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I lavori al Cervello, Musumeci: “Posti letto entro 100 giorni”

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22 Gennaio 2021, 18:56

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PALERMO – Sarà completata entro cento giorni la ristrutturazione dei locali destinati a ospitare le nuove terapie intensive e sub-intensive dell’ospedale “Cervello” di Palermo. A tenere a battesimo la “sfida” contro il tempo è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, insieme all’assessore per la Salute Ruggero Razza, ha effettuato stamani un sopralluogo nel cantiere avviato all’interno del complesso ospedaliero palermitano.

I lavori, che al momento prevedono la realizzazione di 22 postazioni di terapia intensiva e 10 di semi-intensiva rientrano nell’accordo quadro di riorganizzazione della Rete ospedaliera nazionale e stanno interessando il quinto e il sesto piano del Padiglione “A”. L’importo dei lavori è pari a 3,2 milioni di euro e la conclusione è prevista per il 6 maggio.


 “In tre mesi, solo sul fronte ospedaliero, abbiamo avviato – sottolinea Musumeci – una decina di cantieri in Sicilia per riqualificare parte dell’edilizia sanitaria. Al “Cervello” di Palermo stiamo lavorando per creare oltre trenta nuovi posti letto in terapia intensiva e semi intensiva. Il cantiere va avanti incessantemente e di questo ringrazio tecnici, impresa e maestranze”.


 L’opera rientra nel pacchetto d’interventi di riordino e ristrutturazione degli ospedali dell’Isola previsto dal Piano emergenza Covid, di cui è responsabile l’ingegnere Tuccio D’Urso, secondo il quale “dei 75 progetti definitivi in elenco lo scorso ottobre, ben 48 sono stati resi esecutivi a tempo record”.

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A Palermo, i cantieri sono stati avviati anche al Pronto soccorso del “Civico”. E, ancora, al pronto soccorso di Acireale, al “Garibaldi Centro” e al “Garibaldi-Nesima” di Catania, all’Umberto I di Enna, al Policlinico di Messina e al Sant’Antonio di Trapani.

Ma sulle dichiarazioni di Musumeci si inserisce il deputato nazionale del Pd Carmelo Miceli:  “Nei giorni in cui la Sicilia è la regione con il più alto tasso di contagi in Italia, l’annuncio in pompa magna della consegna di 22 nuovi posti di terapia intensiva tra 100 giorni, a marzo 2021, è un plateale tentativo prendere in giro i siciliani – sottolinea -. Con una pandemia iniziata a marzo 2019 e somme per il riordino delle rete ospedaliera in emergenza Covid-19 messe a disposizione da maggio dello scorso anno, esultare per una manciata di posti letto disponibili, forse, è una farsa”.

Un presidente degno di questo nome – continua Miceli – avrebbe ristrutturato, completato e consegnato i nuovi reparti già da settembre, prima dell’inverno e, soprattutto, prima della seconda e terza ondata di contagi. Le terapie intensive servivano oggi. Per cui Musumeci smetta di esultare, pensi a lavorare e soprattutto a cambiare la sua comunicazione istituzionale perché – conclude Miceli – non c’è niente da festeggiare quando si compiono atti che certificano la propria inadeguatezza”.

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22 Gennaio 2021, 18:56

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